Inter-News.it
·16 gennaio 2025
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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Bologna parliamo della pressione impostata da Italiano.
TATTICA STUDIATA – Italiano per la sfida contro l’Inter ha impostato il suo Bologna con una tattica specifica, studiata apposta per l’occasione. L’idea era quella di tenere gli uomini di Inzaghi col baricentro più basso possibile. Per farlo il tecnico ha impostato una pressione alta e immediata sulla difesa nerazzurra, portata avanti in due modi. Un’impostazione da cui l’Inter ha faticato a uscire.
PRESSIONE ALTISSIMA – Il Bologna è venuto a San Siro con l’idea precisa di portare una pressione alta sul possesso palla dall’Inter. Anzi altissima. Gli uomini di Italiano infatti non si accontentavano, per così dire, di andare a prendere i difensori uomo su uomo, ma si alzavano fin su Sommer quando veniva coinvolto. Il portiere svizzero sa essere un fattore nell’impostazione di Inzaghi quando i compagni sono bloccati, i rossoblù lo hanno studiato e hanno deciso di soffocare anche lui con un pressing specifico. Una strategia evidenziata anche dalle scelte di Italiano sui titolari, che ha mandato in campo tutti i suoi elementi più fisici. Una tattica rischiosa, dispendiosa, ma che tutto sommato si è rivelata efficace. I nerazzurri infatti hanno faticato superare questa pressione, perdendo palloni pericolosi, trovandosi spesso schiacciati nella propria trequarti e dovendo cercare la giocata diretta sulle punte. Ma per assicurarsi di tenere basso il baricentro dell’Inter Italiano ha portato avanti anche un altro accorgimento.
ATTACCO ALTO – Il Bologna infatti ha cercato di tenere bassa la difesa dell’Inter anche quando si trovava in possesso del pallone. Italiano ha rinunciato a un tratto distintivo del suo gioco come l’impostazione dal basso per cercare un gioco più diretto. Gli attaccanti rossoblù stazionavano alti e aspettavano i lanci lunghi fin dal portiere, in modo da mettere subito sotto pressione e abbassare la difesa nerazzurra. Così da ricominciare il pressing sulla seconda palla in posizione favorevole, più avanzata. Idee che hanno costretto l’Inter a una partita di rimessa, vissuta sotto una pressione costante.