DirettaCalcioMercato
·23 novembre 2024
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Passato, presente e futuro. Nella vittoria conquistata dall’Arsenal contro il Nottingham Forest piovono gol, tre, e record. Con il giovane Nwaneri e il leader Saka in copertina.
L’Arsenal, in Premier League, non vinceva dal 5 ottobre, giorno del successo conquistato ai danni del Southampton. Poi, un mini blackout: due pareggi (contro Liverpool e Chelsea) e due sconfitte (sui campi di Bournemouth e Newcastle). Oggi, però, i Gunners hanno ricominciato a correre: tre gol al Nottingham Forest tra le mura amiche, tre punti di importanza vitale. Ora la vetta dei Reds di Slot dista sei punti. Ma il grande motivo d’orgoglio del pomeriggio odierno lo hanno generato le prestazioni del solito Bukayo Saka e del giovane gioiello classe 2007 Ethan Nwaneri. Passato, presente e futuro nelle mani di Arteta, che torna a sorridere nel segno delle sue stelle.
In una parola, freschezza. Ne vogliamo usare un’altra? E allora scomodiamo senza alcun problema ”record”. Sì: è stato un pomeriggio da record per i due. Entrambi cresciuti nell’Arsenal, entrambi forgiati a pane e tecnica. Saka è oramai una certezza, ma oggi ha voluto caricare di ulteriore significato la sua crescita di per sé travolgente. Anche oggi decisivo: gol, il quarto in campionato, e assist per Thomas Partey. In questa stagione, il classe 2001 ha contributo a 12 reti tra realizzazioni personali e assist. C’è di più: Saka è l’unico calciatore che, dall’inizio della scorsa Premier League, è riuscito a mettere insieme più di 20 reti, più di 15 assist e più di 120 occasioni create. Insomma, numeri da giocatore totale. Numeri da giocatore grande.
Quello che Nwaneri sta piano piano imparando ad essere. Sicuramente, un’etichetta che ambisce a sventolare al cielo, nella stessa direzione delle stelle. E’ andato anche lui a segno quest’oggi (quarta firma stagionale dopo le tre lasciate in Carabao Cup), diventando, a 17 anni e 247 giorni, il secondo giocatore più giovane nella storia dell’Arsenal ad andare a segno in Premier League. Davanti ha solo Cesc Fabregas, che ha timbrato il cartellino contro il Blackburn all’età di 17 anni e 113 giorni, nel lontano 2004.