All Asian Football
·14 febbraio 2020
All Asian Football
·14 febbraio 2020
Siamo in mezzo all’Oceano Pacifico.
Se chiudete gli occhi sentirete qualche avventuriero gridare TERRA TERRA, esploratori lanciati verso grandi avventure e straordinarie scoperte e vi soffermerete ad ascoltare ancora meglio udirete il suono del mare di posti paradisiaci.
Paul Gauguin, il pittore francese che negli ultimi anni della sua vita si era trasferito a Tahiti nella polinesia francese, scrivendo a un amico rimasto a Parigi, raccontò la pace che aveva raggiunto: “la civiltà mi sta lentamente abbandonando. Comincio a pensare con semplicità, a non avere più odio per il mio prossimo, anzi ad amarlo. Godo tutte le gioie della vita libera, animale e umana. Sfuggo alla fatica, penetro nella natura: con la certezza di un domani uguale al presente, così libero, così bello, la pace discende in me; mi evolvo normalmente e non ho più vane preoccupazioni”.
Sebbene sia passato più di un secolo da queste parole qualcosa di quella meraviglia ancora appartiene a come ci immaginiamo quei paesi che per noi sono così lontani geograficamente ma che oggi, grazie alle nuove tecnologie, sono molto più vicini.
E allora alziamo il volume del nostro pc e lasciamo spandere per la casa la musica di Israel “IZ” Kamakawiwo’ole e saremo lì.
Ma perché vi parliamo dell’Oceania?
E’ presto detto. Quest’anno abbiamo deciso di seguire la competizione continentale oceaniana da vicino. Sono nostri amichevoli vicini di casa e vale la pena dare conto di un calcio che sta avendo un’ottima evoluzione tecnico-tattica negli ultimi anni.
Veniamo al calcio giocato.
Si qualificano al tabellone principale due squadre per ognuna delle principali nazionali della OFC, la Oceanian Football Confederation: Nuova Zelanda, Tahiti, Nuova Caledonia, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Fiji, Vanuatu. Le altre due qualificate vengono decise da un girone preliminare, con partite secche, in cui si incontrano le nazioni polinesiane considerate minori: Tonga, Samoa, Samoa Americane e Isole Cook. Quest’anno non ha partecipato la rappresentante delle Samoa Americane perché nel paese si sta facendo fronte da qualche mese ad un’ importante diffusione del morbillo. La fase a gironi si svolge in una sola settimana per ognuno dei gironi. Viene scelta una location e lì si svolgono tutte le partite in turno secco. Infatti non è previsto il ritorno. Le prime due classificate di ogni girone si qualificano per il tabellone a eliminazione diretta che parte con i quarti di finale. Quindi semifinali e le due finali, primo e terzo posto.
Nel gironcino preliminare, che si è svolto alla Ngahue Reserve di Auckland, si sono affrontati il Lupe Ole Soaga (Samoa), il Tupe Maraerenga FC (Isole Cook) e il Veitongo FC (Tonga). Le prime due sono passate alla fase a gironi del tabellone principale.
Da stanotte, ore italiana ovviamente, partiranno i primi due gironi, A e B. Ve ne illustriamo sinteticamente le squadre. Il gruppo C e il gruppo D si svolgeranno a marzo e ci torneremo tra qualche settimana.
E’ considerato il girone della morte di questa prima fase a gruppi. Ci sono lo Henghiène Sport (Nuova Caledonia), lo Hekari United (Papua Nuova Guinea), il Galaxy FC (Vanuatu) e lo Eastern Suburbs AFC (Nuova Zelanda). Le partite si giocheranno al PNG Football Stadium di Port Moresby in Papua Nuova Guinea.
Lo Henghiène Sport (Nuova Caledonia) è la squadra da battere. Nella passata stagione ha vinto la competizione (qui il video della finale 2019), prima squadra caledoniana a esserci riuscita e ha concluso la stagione realizzando il treble, dopo aver vinto campionato e coppa nazionale. Quest’anno lo Henghiène si è fatto conoscere dal grande pubblico internazionale dopo aver partecipato al primo turno della FIFA Club World Cup 2019 che si è svolta in Qatar a dicembre. Nonostante si tratti di una squadra composta da semi-professionisti, ha tenuto testa all’Al Sadd di Xavi. La vittoria dei qatarioti per 3-1 non tragga in inganno perché è arrivata soltanto ai tempi supplementari, quando le energie degli oceniani sono scomparse per la ovvia diversa preparazione. Il suo giocatore più rappresentativo è senza ombra di dubbio il capitano Betrand Kai, che ha segnato 23 goal in 41 presenza con la propria nazionale, e che è 1 dei 2 giocatori caledoniani ad aver vinto il premio come miglior giocatore del continente. L’altro è Christian Karembeu.
Lo Hekari United (Papua Nuova Guinea) è la squadra di casa e dominatrice per anni del campionato nazionale. Nell’ultimo quinquennio ha vissuto grandi difficoltà a qualificarsi alla competizione continentale perché si è trovata al centro della turbolenta storia che ha attraversato il calcio guineano, che ha visto convivere due Federazioni che reclamavano davanti alla FIFA di essere una più legittimata dell’altra a esistere. Ora che la tempesta sembra passata lo Hekari può nuovamente partecipare alla O’League che ha già vinto nel 2009/2010, quando ancora partecipavano le squadre australiane. Come potete immaginare un risultato straordinario. Due sono i giocatori da seguire e sono entrambi brasiliani, Vinicius e Eric Joe. Il loro acquisto ha alzato il livello tecnico della rosa tanto che i bookmakers hanno inserito i guineani tra i probabili vincitori della competizione.
Terza squadra del Girone A è il Galaxy FC. La squadra di Vanuatu è considerata la più abbordabile del girone ma, come spesso capita, bisogna diffidare degli underdog perché potrebbero sempre fare il colpaccio. Si presenta in Nuova Guinea come debuttante e vincitrice della PVFA Top Four SuperLeague. La squadra è da poco salita alla ribalta del calcio vanuatese. Infatti fino a pochi anni fa era relegata nei tornei amatoriali. Poi l’ha acquistata Andrew Leong, già proprietario della Amicale FC , squadra che è arrivata in finale di O’League guidata in panchina dall’italiano Mauro Bertoni e con ben 6 giocatori italiani in rosa. Il miglior giocatore della squadra è Terence Carter, attaccante britannico con esperienze in Inghilterra, USA e Australia.
Quarta squadra del girone è lo Eastern Suburbs AFC (Nuova Zelanda). Nonostante siano al debutto in questa competizione hanno grandi aspettative dopo aver vinto la ISPS Handa Premiership. A onor del vero la squadra è stata completamente rifondata, perché i giocatori più importanti si sono trasferiti nei Wellington Phoenix, l’unica squadra professionistica neozelandese che partecipa alla Hyundai A-League australiana. Occhio di riguardo per Martin Bueno. L’esperto attaccante uruguayano è uno di quei bomber che si esprimono alla grande in campionati poco conosciuti, dove sono capaci di segnare caterve di goal. Quest’anno è già a quota 10 in sole 12 presenze.
Nel Gruppo B, che si gioca al Luganville Soccer City Stadium di Espiritu Santo a Vanuatu, ci sono gli Henderson Eels (Isole Salomone), il Lae City FC (Papua Nuova Guinea), il Lautoka FC (Fiji) e i Malampa Revivors FC (Vanuatu). Gruppo molto equilibrato dove non ci sono vere favorite al passaggio del turno.
Gli Henderson Eels (Isole Salomone) si sono qualificati come secondi della Telekom S-League. Sono alla seconda partecipazione consecutiva alla O’League. L’anno scorso sono usciti ai quarti di finale, sconfitti per 6-1 dai neozelandesi del Team Wellington. Il loro punto di forza è l’attacco e questa è una caratteristica peculiare del calcio dell’arcipelago. Se date un’occhiata agli score del campionato vedrete risultati roboanti. Proprio per questo motivo il calciatore da osservare non può che essere una punta: Rafael Lea’i. Stiamo parlando di un ragazzo di 17 anni che al suo primo campionato tra i grandi ha segnato ben 24 goal. Lea’i ha anche partecipato con la rappresentativa nazionale al mondiale U17 che si è svolto in Brasile tra ottobre e novembre 2019. Siamo di fronte a un probabile crack del calcio oceaniano? Solo il tempo ce lo dirà. Intanto gustiamoci le sue evoluzione in questo video.
Il Lae City FC si (Papua Nuova Guinea) si presenta nella competizione continentale come vincitrice della National Soccer League, dopo aver spezzato il dominio dello Hekari United che durava da 8 anni. La squadra sta compiendo un importante cammino di crescita e cercherà di superare il turno come sta facendo da due edizioni consecutivamente visto il girone non particolarmente impegnativo che si trovano ad affrontare. I giocatori da seguire sono due ecuadoregni, Abias Aguirre e Gustine Icaza, che in campionato non stanno rendendo come ci si sarebbe aspettato. La società e lo staff sono convinti che faranno la differenza una volta che si giocheranno le partite della O’League.
Il Lautoka FC (Fiji) si è qualificata come finalista della Vodafone Premier League 2018/2019. Nel 2017/2018 i fijani sono riusciti ad arrivare fino alla finale della O’League, stoppati nella corsa verso il successo finale dai neozelandesi del Team Wellington. Puntato tutto sulla propria solidità difensiva per cercare di andare il più lontano possibile nella competizione. In effetti il loro giocatore più importante è il difensore centrale Jason Thomas. Nato nel 1987 a Vanuatu, conta già 16 presenza nella nazionale maggiore del suo paese.
Ultima squadra del girone i Malampa Revivors FC (Vanuatu) padroni di casa. Nel 2018/2019 hanno vinto la VFF National Super League. Si presentano come la squadra meno attrezzata del girone. Nelle loro due precedenti partecipazioni non hanno mai vinto una partita. Per cercare di rompere questo tabù si stanno preparando alla O’League da dicembre, visto che il loro campionato nazionale non è ancora iniziato. In rosa non ci sono stranieri e l’unico giocatore di un livello superiore è il centrocampista classe ’97, Claude Aru, che ha rappresentato la propria nazionale e segnato 1 goal nel torneo di qualificazione olimpico per Tokyo 2020.
Appuntamento a stanotte alle 01:00 ora italiana con la prima partita del Gruppo B tra Henderson Eels (Isole Salomone) e Lae City FC (Papua Nuova Guinea). La OFC fa la diretta gratuita di tutte le partite su https://mycujoo.tv/. Seguiteci sui nostri social per avere il link per assistere a questa prima partita.
[La fonte principale per questo articolo è la guida scritta da Oceania Football Center, media indipendente che si occupa di calcio oceaniano, e che trovate qui.]