Juventusnews24
·28 settembre 2024
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·28 settembre 2024
(inviato allo Stadio Ferraris di Genova) – I voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la sesta giornata di Serie A 2024/25: pagelle Genoa Juve
Perin 6 – Giustifica la presenza con una parata, deliziosa in volo d’angelo, sul tiro ravvicinato nel finale di Pinamonti. Sempre una certezza quando viene chiamato in causa.
Danilo 6 – Fatica ad ingranare da terzino, allora Thiago Motta decide di spostarlo centrale nel secondo tempo e lì la sua partita svolta. Solido, roccioso, attento in copertura assieme a Bremer. La 200esima in tutte le competizioni con la Juventus: è nella storia.
Kalulu 7 – Prima centrale, poi terzino, poi di nuovo centrale e infine in pianta stabile terzino. Tante partite nella stessa partita per Pierre, con un grande minimo comune denominatore: è ovunque, sempre e comunque, e ringhia per sottrarre il pallone agli avversari. Dal 74′ Savona 6 – Sempre ordinato.
Bremer 7 – Che dire. Anche Pinamonti sparisce nei duelli con Gleison. Lo segue in ogni centimetro di campo, non dandogli neanche la possibilità di respirare. Stagione clamorosamente perfetta fin qui.
Rouhi 6 – La prima da titolare in Serie A è un’esperienza certamente da ricordare. La voglia di fare, di mettersi in luce non gli manca di certo: qualche giocata è addirittura rischiosa, non sempre pulitissimo nelle scelte, ma se la cava bene in entrambe le fasi. Dalla sua sponda di testa nasce il rigore poi trasformato da Vlahovic. Dal 64′ Cambiaso 6 – Giocate di prestigio in fascia.
Fagioli 7 – Cambiando l’ordine degli addendi in un’addizione, la somma non cambia. La proprietà commutativa, tanto studiata in matematica, rispecchia le scelte di Thiago Motta. Perché se togli Locatelli – tra i migliori di inizio stagione – e metti Fagioli – oggi determinante in regia per personalità, fantasia, invenzioni – risulta sempre tra i migliori.
McKennie 6 – Meno appariscente rispetto a Fagioli ma ugualmente prezioso per gli equilibri del centrocampo bianconero. Dà sostanza, senso della posizione, intelligenza tattica per non far trasparire neanche un minimo fiato all’attacco genoano dalle parti di Perin. Dal 61′ Douglas Luiz 6 – Intesa in crescendo coi compagni.
Nico Gonzalez 7 – È il più pericoloso nel primo tempo: sterza, lo cerca quel mancino. Il Genoa glielo concede un paio di volte e le due traiettoria attraversano lo specchio velenosamente. Il copione non cambia nella ripresa: anzi è da una sue sventagliata che Rouhi fa sponda di testa e viene propiziato il fallo di mano di De Winter. Dal 61′ Conceicao 7 – Impatto devastante. Scheggia impazzita in attacco.
Koopmeiners 7 – Basta solo il filtrante geniale a mettere Vlahovic davanti a Gollini per giustificare il voto più che positivo. Ma aggiungiamo qualcosina, ovviamente: cresce di concretezza, personalità e peso specifico col passare dei minuti. Manca un dettaglio per la lode: la finalizzazione sotto porta. Quella traversa da pochi passi reclama ancora vendetta.
Yildiz 6.5 – Thiago Motta gli chiede di allargare le maglie di una difesa, quella rossoblù, parecchio chiusa. Fatica a carburare nel primo tempo e punta poco Zanoli: più vivace, intraprendente nei secondi 45′. Spacca in due la difesa avversaria con i suoi movimenti tra le linee. Dal 74′ Thuram 6.5 – Flirta col gol, bene negli inserimenti offensivi.
Vlahovic 7.5 – Roma, Empoli, Psv e Napoli: quattro partite che non segnava, racchiuse tutte in quell’esultanza. A spazzare via le critiche e le tante voci attorno a lui delle ultime settimane. Il rigore lo trasforma con freddezza ed è la medicina giusta a livello di autostima e fiducia per trasformare in oro – e in doppietta – anche il diagonale in area di rigore.
All. Thiago Motta 7 – Quando la Juve si sblocca e un fiume in piena. Primo tempo di studio, ripresa da grande squadra, matura.