Pagelle Roma Juventus Women: Cantore un’ira di Dio, Stolen Godo mossa vincente VOTI | OneFootball

I voti e i giudizi alle protagoniste del match valido per il campionato di Serie A femminile: pagelle Roma Juventus Women

I voti e i giudizi alle protagoniste del match di Serie A femminile: pagelle Roma Juventus Women.

Peyraud-Magnin 6.5 – Due-tre interventi tutt’altro che banali

Kullberg 8 – L’ennesima partita totale di una stagione antologica

Salvai 6 – La scelta a sorpresa che aveva fatto gridare in molti al dramma preannunciato. Partita ottima fino al minuto 83 quando si fa sfilare davanti Giacinti

Harviken 7.5 – Gara praticamente immacolata, solida come una roccia dopo il grave errore di Milano

Thomas 7.5 – Titolare a sorpresa, partita di spettacolare applicazione e attenzione in costante raddoppio su Haavi. Esce in lacrime per infortunio. Dal 66′ Krumbiegel 6.5 – Quello che serve

Brighton 6.5 – Si divora un gol clamoroso dopo una manciata di secondi ma la sua importanza per la squadra – anche in questa partita – è grande. È lei a riconquistare il pallone che porta al gol di Stolen Godo

Rosucci 6.5 – Torna centrocampista, gioca una partita oscura schermando le linee di passaggio della Roma. Dal 66′ Schatzer 6 – Utile a limitare Dragoni

Godo 8 – Una sua pennellata gela il Tre Fontane. Nel primo tempo sfiora la doppietta e salva un gol fatto di Giugliano. Cala fisiologicamente nella ripresa ma è stata l’ago della bilancia. Dal 78′ Bennison SV

Boattin 7.5 – Non sbaglia niente dietro e gioca una partita di rara pulizia tecnica. Sta tornando su livelli davvero alti

Cantore 8 – Un’ira di Dio. Pressa tutte, scippa, strappa la difesa della Roma e spara sotto la traversa un gol tricolore. Dal 66′ Vangsgaard 6 – Cerca di tenere su una Juve stremata

Girelli 6.5 – Si sacrifica come e più delle altre, da premiare oltre qualsiasi discorso più strettamente offensivo. Dal 90′ Bergamaschi SV

All. Canzi 8 – Tira fuori dal cilindro una prestazione che rasenta la perfezione da un punto di vista difensivo anche se la sua squadra è anche altro. Oltre l’enorme stanchezza e gli infortuni