DirettaFanta
·14 marzo 2025
Parma, Chivu: “Pellegrino? Le stelle dobbiamo farle brillare a lungo”

DirettaFanta
·14 marzo 2025
Il Parma si prepara alla delicata sfida di Monza in programma sabato pomeriggio: le parole del tecnico gialloblù in conferenza, Cristian Chivu.
Dopo aver agguantato il pareggio contro il Torino al Tardini grazie alla doppietta di uno scatenato Mateo Pellegrino, il Parma si prepara alla sfida di sabato pomeriggio all’U-Power Stadium. Obiettivo vittoria contro un Monza quasi spacciato, per conquistare punti preziosi in ottica salvezza: le parole in conferenza di Chivu.
Nesta ha detto che per il Monza è l’ultima spiaggia, per il Parma? “Stesso spirito che abbiamo cercato di trasmettere da quando siamo arrivati. Avevamo tredici finali, ora sono dieci. Pensiamo alla prossima, possiamo controllare solo l’impegno settimanale e durante la partita“.
Che settimana è stata? Hai due squalificati, Pellegrino scalpita: “E’ stata una settimana di lavoro, come tutte le altre. Ognuno dà il massimo. Le assenze di Sohm e Vogliacco ci dispiacciono, volevano esserci a questa partita, ma nello stesso momento dobbiamo pensare a chi c’è. L’importante è trasmettere che tutti sono utili alla causa, anche nonostante le assenze. Tutti il gruppo può dare molto di più“.
Come sta Bernabé? “Era rimasto in panchina con il Torino, abbiamo anche pensato di inserirlo, abbiamo poi fatto cambi non previsti, in difesa avevamo due centrali ammoniti e abbiamo perso il cambio. Settimana scorsa si era allenato solo un giorno con noi, questa settimana l’ha fatta tutta e domani è a disposizione“.
Chi entra dalla panchina spesso è decisivo: “Questa è la normalità, sono stato chiaro dall’inizio. Ci sono gerarchie ma bisogna guadagnarsi lo status nel gruppo. La cosa fondamentale è quello che si fa durante la settimana, la cosa importante è guadagnare la stima del compagno, non di allenatori o giornalisti. La cosa fondamentale è la stima del compagno, per l’impegno e l’atteggiamento messo. Io cerco di avere un rapporto schietto e onesto con chi si sente penalizzato e parte dalla panchina, dal mio punto di vista non è così. Con i cambi si può spaccare una partita, un tempo o trenta minuti bisogna dare tutto per i compagni”.
Pellegrino scalpita, gestirà l’alternanza o potremmo già vederli insieme domani? “Potremmo farlo e potremmo non farlo. Bisogna capire gli equilibri, quali sono le alternative in caso succedesse qualcosa. Nella rosa abbiamo due punte, Pellegrino ha lavorato bene ma i titoli di giornale durano poco. La gente vuole vederlo ripetersi la domenica successiva. Il lavoro paga, ha lavorato bene prima e questa settimana. Noi come società abbiamo il dovere di far brillare le stelle più a lungo possibile ma prepararle anche alla caduta, ogni tanto le stelle cadono“.
Ondrejka nelle ultime gare non ha trovato spazio, come procede il suo inserimento? “Si allena tutti i giorni, lo teniamo sotto osservazione e abbiamo avuto qualche colloquio in più per capire le sue esigenze e anche la persona sul piano umano. Sta lavorando sodo, l’opportunità arriverà anche per lui il prima possibile“.
La difesa del Parma ha cambiato tante coppie, Valenti ha sempre trovato spazio con lui. “Stavo facendo la conta di quanti centrali ho, sicuramente ho un solo mancino. Devo pensare a non metter in difficoltà la squadra e il singolo giocatore, questo è il mio compito. Lautaro sta facendo bene, dal punto di vista difensivo e della grinta, ha coraggio nei duelli e a me fa piacere avere un difensore come lui. Per chi sarà al suo fianco bisogna pensare a chi c’è a disposizione, Balogh ha fatto bene con il Bologna e anche a Udine nonostante l’episodio del rigore, Vogliacco l’ho avuto solo con il Torino.
Sto cercando di lavorare su questo, mantenendo gerarchie senza cambiare molto per non creare confusione. Leoni è il più piccolo, metterlo a sinistra sarebbe togliere certezze a un ragazzo giovane a cui manca esperienza. Avessero messo a me centrale di destra, a diciassette anni mi veniva scomodo. Dobbiamo aiutare Giovanni e metterlo nelle condizioni per esprimersi al meglio, gli concediamo qualche errore in più. Bisogna fare in modo che gli errori non siano danno per la squadra, lui è un in gamba, diventerà un grande difensore“.
Quanto saranno determinanti i calci piazzati? “E’ una situazione su cui si può far gol, ma la cosa più importante è sempre il battitore, trovarlo non è semplice. Si possono preparare le situazione ma se i palloni non arrivano dove li vuoi mettere… Sono situazioni da sfruttare, nel calcio di oggi fanno spesso vincere le partite“.