Pereiro: “Sono sempre pronto. Primo tempo dominato, dopo il 2-1 non so cosa sia successo. Fischi? I tifosi vogliono vincere” | OneFootball

La giornata di ieri è stata particolarmente amara per il Bari. La formazione biancorossa, infatti, è caduta in trasferta contro la Carrarese, perdendo per 2-1 in terra toscana (clicca qui per leggere le nostre pagelle BRUTTE). Per parlare della partita, ai microfoni di RadioBari, è intervenuto il fantasista Gaston Pereiro.

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Le parole di Pereiro

Queste le dichiarazioni del giocatore: «Nel primo tempo abbiamo dominato, la sconfitta fa male a tutti, ma ora dobbiamo prepararci per la prossima. Non siamo tanto abituati al sintetico. La squadra ha problemi fisici? Forse qualche giocatore sta rientrando da infortuni, ma stiamo lavorando bene e dobbiamo migliorare per fare punti, entrare nei playoff e giocarcela per andare in A».

Ancora sulla gara: «Il 2-1 ci ha fatti cadere, non so cosa sia successo. Però non deve capitare, dovevamo continuare a giocare per riprendere la partita. Il mio errore? Pensavo di tenere la palla, non so chi è stato ma mi hanno colpito, adesso non si può fare niente. Stiamo lavorando per creare di più, il mister ci chiede anche di calciare da fuori, speriamo anche di farlo meglio».

Sulla squadra: «C’è una buona rosa, se la può giocare e fare buone partite anche contro formazioni come il Sassuolo. Altre volte ci manca qualcosa. Il modulo in cui mi trovo meglio? Ho giocato in vari sistemi e mi sento sempre bene».

Pereiro ha parlato anche della sua condizione fisica: «Mi sto allenando bene, sono sempre pronto, quando ho la chance voglio fare il meglio possibile. Qualche volta entro dalla panchina, ieri ho giocato titolare, ma sono a disposizione. Mi sto adattando al sistema».

Sui fischi ricevuti: «I tifosi vogliono sempre vincere, è normale. Noi siamo i primi che vogliamo farlo, ieri non ci siamo riusciti. La tifoseria è bellissima, l’avevo già vista giocando contro il Bari».

Il rapporto con il connazionale Falletti: «Il rapporto è buono, beviamo insieme il Mate nello spogliatoio, parliamo tanto e stiamo sempre insieme. Il mio soprannome? È Gaston al contrario».

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