Zerocinquantuno
·15 dicembre 2024
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·15 dicembre 2024
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Neanche il tempo di sottolineare, giusto ieri, come Bologna-Fiorentina sarebbe stato soprattutto il derby di Vincenzo Italiano, dopo mesi di prese in giro o peggio offese ricevute dalla sua ex tifoseria, che il d.s. dei toscani Daniele Pradè è andato a certificare ulteriormente l’autentica ossessione nutrita dall’ambiente viola per l’attuale allenatore del Bologna. Parole che ci permettiamo di definire vergognose, quelle di Pradè, perché oltre ad essere basate sul nulla vanno ad incendiare ancora di più una piazza già abbastanza carica d’astio verso un uomo ‘colpevole’ di aver portato la Fiorentina in tre finali (due di Conference League e una di Coppa Italia), nel contempo mantenendola sempre in zona Europa. «Non mi è piaciuto per niente l’atteggiamento di Italiano a fine gara – ha sbottato Pradè ai microfoni di DAZN –, la sua esultanza anche di fronte ai nostri calciatori. Abbiamo passato insieme tante gioie ma anche tanti dolori, perciò l’ho trovata una grandissima mancanza di rispetto nei confronti nostri e di Raffaele – con riferimento alla scomparsa della mamma di Palladino –. È una cosa che ci teniamo dentro e di cui ci ricorderemo, oggi ho capito tante cose dell’uomo: non ho avuto modo di incrociarlo e nemmeno vorrei farlo adesso». Il tutto anticipato da una sterile polemica sull’arbitraggio di Fabbri, reo di non aver concesso un rigore ai viola per un contatto Skorupski-Gudmundsson. Guardare in casa propria e riconoscere la superiorità odierna degli avversari era così difficile? Evidentemente sì, evviva la sportività. Qualche minuto più tardi Italiano ha replicato in modo molto signorile, spiegando come di recente, dopo le vittorie casalinghe, sia solito esultare per qualche secondo e poi fare subito rientro negli spogliatoi, lasciando il palcoscenico e gli applausi ai suoi ragazzi. Stessa cosa che ha fatto oggi. Poi certo, dopo i suddetti mesi passati tra sfottò e insulti, è probabile che in quella felicità sfrenata ci fosse pure un discreto senso di rivalsa, ma come biasimarlo? Peraltro il mister ha esultato con lo staff rossoblù, nella zona fra la tribuna e la curva, a ridosso del tunnel che conduce negli spogliatoi, mica sotto il settore ospiti, e senza alcun gesto maleducato o volgare, rivolgendo infine un pensiero di condoglianze a Palladino durante le interviste e la conferenza stampa post partita. Insomma, va bene che nell’era del politically correct non si può più fare o dire nulla, ma in questo caso Italiano non ha realmente fatto o detto niente di male. E Pradè ha perso una buona occasione per tacere.
Mario Sacchi
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