Inter News 24
·8 maggio 2025
Psg Inter, Gazzetta verso la finale di Champions: «Ecco perché i nerazzurri sono favoriti…»

Inter News 24
·8 maggio 2025
Cosi l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport sull’attesa finale di Champions League tra Psg e Inter:
LE PAROLE- «Da tempo non c’era un’italiana favorita in finale. L’ultima è stata l’Inter del triplete e di Mou, ostentatamente sicura di prendersi la coppa con il Bayern. La Juve era invece l’outsider contro due mostri epocali: il Barça di Messi nel 2015, il Madrid di Ronaldo due anni dopo. I bianconeri di Allegri s’inchinarono alle due più forti tra gli applausi, come l’Inter di Inzaghi due anni fa a Istanbul: il City esibiva l’aura degli insuperabili, ma sfiorò il pari. Quella notte è nata un’altra Inter, la sconfitta sapeva di successo. Lo scenario di Monaco è all’opposto. Il ruolo di sfidante spetta al Paris Sg che, a 180’ dalla fine del gruppo, sembrava fuori. Non è detto che sia un bene, le aspettative appesantiscono la maglia, però da tempo chi si presenta da forte poi vince, escluso forse il Chelsea contro il City nel 2021. L’Inter ha una consapevolezza che discende da due finali in tre anni con, più o meno, la stessa squadra. Il Psg invece è nuovo e sorprendente: s’è liberato di Mbappé e ha una freschezza mentale combinata con le strategie di Luis Enrique tornato ai livelli strategici del suo Barça. Sarebbe stato meglio l’Arsenal, più prevedibile. Invece il Psg è un piccolo Barça, il più simile: meno prepotente in attacco, però molto più concreto in difesa. In contropiede sa partire in massa meglio dell’Inter, dietro lascia più spazi dei nerazzurri. Non ha un 9 vero, gioca con uno “finto” quale Doué o Dembélé, superiori a Ferran. L’Impressione è che abbia più fantasia e meno carattere dell’Inter. Potrebbe dare più libertà a Calha. Ha un portiere sovrumano come Donnarumma. Non ha Yamal in attacco e Pedri in mezzo, ma la qualità media è più alta ed equilibrata tra reparti. Il Psg è meno stanco e difende in undici. Con l’Arsenal non ha incantato. Sarà una sfida molto più tattica»