Calcionews24
·28 novembre 2024
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·28 novembre 2024
“Per l’uomo che non deve chiedere mai, con tutte quelle tutte quelle bollicine”. L’Atalanta che segue il concetto di Vasco Rossi quando si tratta di abbracciare il gusto frizzantino delle cose. Non delle bevande bensì dei suoi attaccanti; soprattutto quelli che entrano dalla panchina.
Bollicine che portano l’etichetta di Samardzic e Cuadrado, anche se il titolo potrebbe variare da “attenti a quei due” o “la classe operaia va in paradiso”. Gasperini ha visto in loro quei jolly che tanto giovano all’Atalanta, oltre a sottolineare la forza della sua squadra permettersi di mettere dei titolari in panchina: cambiando l’ordine degli addendi (o quasi) il risultato non può che cambiare in positivo o addirittura migliorare.
Lazar è il portatore di luce sulla trequarti dove i colpi sono degni di un fuoriclasse (e non è esagerato visto che si parla di uno dei centrocampisti offensivi più forti della Serie A): dribbling, eleganza, bravo ad accentrarsi e soprattutto a creare sempre qualcosa di decisivo. Un potenziare da levigare, ma con poco è riuscito a conquistare tutti con 3 goal e 1 assist in un contesto dove gioca una media di 37 minuti a gara, salvando o sbloccando il risultato atalantino.
Dalla Colombia alla Colombia, da Muriel a Cuadrado, ma la sostanza rimane sempre la stessa: un Burter in grado di essere il più veloce della galassia, portando spazi che gli altri non potevano dare, oltre che all’esperienza vincente che, per una squadra che ha cominciato a portare a casa trofei, ha nettamente bisogno: nel mezzo una buona precisione come un cecchino con pochi colpi, ma sempre andati a segno.
Elementi che possono far rifiatare i titolari e dimostrandosi all’altezza della situazione, considerando che le bollicine (soprattutto quelle dell’ex Udinese) non hanno ancora raggiunto la giusta frizzantezza, e se il buongiorno si vede dal mattino ci sarà ancora da divertirsi.