Pagine Romaniste
·30 gennaio 2025
Pagine Romaniste
·30 gennaio 2025
Claudio Ranieri ha parlato dopo Roma–Eintracht Francoforte. Ecco le parole del tecnico romanista a margine della vittoria (2-0) contro i tedeschi ed il passaggio ai playoff di Europa League.
Come avete fatto a mascherare la pressione?
“Quando ci sono queste grandi partite i grandi giocatori si vedono. Quando hai campioni del mondo prendono la squadra per mano e caricano i compagni. Avevamo paura delle loro ripartenze. I ragazzi sono stati bravi, hanno giocato palla velocemente e sono riusciti a metterla dentro”.
Non era così semplice mettere tutti al posto giusto?
“Io guardo come vedo io il calcio. Sono giocatori che sanno giocare in quel settore. Hummels l’ho sempre stimato. Ma poi lui è un uomo che è il punto di riferimento di tutti i compagni. Gli ho detto di restare qui anche se magari giocherà poco. È importante per come si allena. Dico sempre che il corpo per un giocatore è come il fatturato: più si fa bene e più sale. Dico sempre ai ragazzi: ‘Guardatelo'”.
Può cambiare il futuro di Shoumorodov?
“Io gli ho detto che resta con noi. Tutti gli vogliono bene e il pubblico lo ama perché dà sempre tutto. Per me è un ragazzo importante sempre sorridente ed anche uno con cui mi incazzo. Gli ho detto: ‘Se vai via con chi mi arrabbio?’ (ride, ndr)”.
I cambi sono entranti bene. Soulé sta inviando a far vedere le qualità.
“Gli ho detto che deve determinare qualcosa di importante: quando ha la palla al piede mi aspetto un assist, un tiro in porta o qualcosa di bello. Lui ha le qualità per farlo. Io capisco che quando passi da Frosinone a Roma, la cosa più improntate è il carattere e la personalità. lui sta entrando piano piano in questo meccanismo. Io sono convinto che tutte le qualità che ancora non ha mostrato le farà vedere”.
Come vede le possibile avversarie ai prossimi turni? Vi sentire tra le favorite?
“Adesso addirittura vincere?. Sono arrivato e tutti avevano paura della retrocessione e ora siamo i favoriti per vincere, mi sembra un passo. Andiamo passo dopo passo senza promettere nulla. Noi daremo sempre il massimo. Ora siamo in un momento di crescita. E sono contento anch’io chi entra entra sempre bene, come El Shaarawy che stavo per rimettere oggi ma poi ho cambiato idea. Sono tutti ragazzi improntati che quando entrano danno tutto quello che hanno. Per un allenatore è una grande cosa perché vuol dire che posso contare su tutti”.
A che punto è la crescita e quando è incominciata?
“Ancora non l’ho capita e la voglio vedere. Dobbiamo continuare così lavorando con molta umiltà e quando siamo umili facciamo buone cose. Quindi dobbiamo restare con i piedi per terra”.
I cambi sono stati molto importanti, cos’è successo con Paredes? “Era deluso, non era furioso. Voleva continuare a giocare”.
Sono uscite nuove indiscrezioni dall’Argentina, dopo ieri non ha parlato con il ragazzo del Boca Juniors?
“No, onestamente non mi interessa. Sono contentissimo se resta, sa la stima che ho nei suoi confronti e mi dispiacerebbe se andasse via perché perderei un campione del Mondo e un ragazzo incredibile che, anche quando non giocava, si allenava come Hummels a mille all’ora. Perderei un esempio per i suoi compagni, mi dispiacerebbe. Ma capisco le esigenze di ogni famiglia e di ogni ragazzo ma non mi ha detto nulla”.
Ha seguito l’evoluzione dei risultati in panchina o no?
“No, ho saputo adesso le possibili avversarie ma le ho già dimenticate”.
A un certo punto si è messo quasi a specchio con loro con 4 giocatori in difesa. “Anche nel primo tempo avevo chiesto il 4-4-2 ma non mi avevano capito bene. Poi si è avvicinato Saelemaekers e ha capito come dovevamo fare e all’intervallo naturalmente l’ho spiegato bene. L’esigenza? Era di mettersi a specchio. Loro erano abituati a giocare a 3 dietro e c’era Theate che faceva il terzo di sinistra, ma questa volta voleva spingere e non volevo che Dybala gli corresse dietro. Paredes e Koné hanno fatto un lavoro incredibile, perché nel primo tempo era difficile avere una comunicazione con me in panchina. Devo elogiarli perché sono riusciti a correre il doppio”.