Calcio e Finanza
·17 marzo 2025
Riconoscimento facciale a San Siro: nuove telecamere per le curve

Calcio e Finanza
·17 marzo 2025
Telecamere intelligenti ai tornelli, in grado di rilevare immagini biometriche dei volti degli spettatori. E una banca dati informatica che consente di identificare, con abbinamenti automatici, chi commette reati negli stadi. Il sistema, scrive l’edizione milanese de La Repubblica, è in sperimentazione da due settimane a San Siro, per ora solo ai varchi riservati a curve e settori ospiti.
Una tecnologia analoga è attiva anche all’Olimpico di Roma, in tutto l’impianto. L’obiettivo della Lega Serie A è estendere gradualmente il progetto a tutti i venti stadi del campionato entro un paio di anni. Ogni tifoso che attraversa i varchi viene fotografato due volte e la tecnologia abbina il volto dello spettatore al nominativo stampato sul biglietto, conservando i dati in un server chiuso, accessibile solo alla questura.
Accesso che sarà consentito solo nel caso in cui dovesse verificarsi un reato allo stadio di cui esistano immagini filmate. A differenza del riconoscimento facciale in tempo reale, vietato in quasi tutti i casi dalle norme comunitarie sulla tutela e protezione dei dati personali, il sistema adottato a San Siro e all’Olimpico è stato autorizzato dal Garante della Privacy. Va ricordato comunque che le immagini registrate vengono conservate per un massimo di sette giorni, per poi essere cancellate.
In aggiunta agli occhi elettronici per il rilievo biometrico agli accessi, è fondamentale che all’interno dello stadio siano presenti telecamere ad alta definizione, in grado di riprendere chi compie atti illeciti sugli spalti e nelle zone di servizio. Oggi, a San Siro, quelle attive sono 205. I sistemi di videosorveglianza più avanzati si trovano all’Allianz Stadium Torino e al Bluenergy Stadium di Udine, di proprietà di Juventus e Udinese.
Oltre a ridurre il numero di episodi di violenza, la tecnologia potrebbe portare a un abbassamento dei costi per la gestione dell’ordine pubblico, con un impiego di personale minore e più mirato.