DirettaFanta
·11 aprile 2025
Roma, Ranieri: “Mi aspetto una Lazio forte e viva. Pellegrini? Ve lo dico dopo se gioca”

DirettaFanta
·11 aprile 2025
Claudio Ranieri in conferenza stampa ha presentato il derby di domenica sera: le parole del tecnico della Roma.
Dopo il pareggio di domenica scorsa allo Stadio Olimpico contro la Juventus, la Roma si appresta ad affrontare il derby di domenica sera contro la Lazio. I giallorossi vanno a caccia di tre punti fondamentali per rimanere ancorati all’obiettivo quarto posto: le parole di Claudio Ranieri in conferenza stampa.
A parte Dybala e Saud stanno tutti bene? Come sta approcciando la squadra il derby e che Lazio si aspetta? “Stanno tutti bene. Mi aspetto la Lazio che conosciamo, una squadra forte, viva, con buone individualità e gioco corale. Ho visto la partita, quando vai a quelle latitudini ma soprattutto con quel tipo di campo paghi perché non sei abituato. Io credo che al ritorno la possa ribaltare“.
La Lazio ha recuperato Castellanos. Baroni ha detto che probabilmente partirà dal via domenica, questo può cambiare alcune sue scelte difensive? “No, non cambierà il mio modo di approcciare la partita. Sappiamo che la Lazio gioca un calcio corale, verticale, dove spingono in molti. Sappiamo quello che ci aspetta“.
Che tipo di derby è questo? Deve vincere a tutti i costi per raggiungere l’obiettivo o bisogna evitare di perderlo? “Io quando sono arrivato ho sempre detto che metto la squadra in campo per cercare di vincerla e lo farò anche domenica. Questo non significa che vinceremo. Così come ho fatto con la Juve: loro sono stati bravi nei primi 20 minuti, dove ci ha aggredito, noi siamo stati bravi a farli giocare come volevamo noi e questo è un dato.
Poi siamo anche noi andati vicini al gol e lo abbiamo trovato entrambe. Questo significa che la squadra è forte e crede nelle sue ambizioni. L’ambizione è fare il massimo, a me piace fare le cose sotto voce ma con la voglia di voler fare il massimo. Poi starà anche alla Lazio vedere quello che è in grado di fare“.
Cristante quasi nessuno lo mette mai in formazione. Qual è la qualità principale per la quale si ritaglia sempre lo spazio? Farà parte del futuro? “È un centrocampista valido, completo, si sa inserire e fare gol, è sempre nella lista dei miei 11. Poi dopo dipende che gara voglio fare ed è tutto un altro discorso“.
All’andata ha detto che aveva visto una scintilla in Pellegrini. In questa settimana ha visto lo stesso atteggiamento? “Ve lo dico dopo, perché se no già lo mettete in formazione“.
Sarà il suo ultimo derby da allenatore della Roma? “Sì, ho detto che smetto e smetto“.
Il distacco tra il derby d’andata e questo è differente. Ci sono meriti della squadra allenata da lei o sono questi i reali valori? “Difficile dire quali siano i reali valori. La Roma ha passato determinate vicissitudini, la Lazio non era stata presa in considerazione da nessuno, Baroni sembrava un gran ripiego, invece sta facendo un grande campionato e sta meritando quella che è la classifica. Noi stiamo facendo tutto in rincorsa, sono le ultime 7 partite e spingeremo il massimo, dobbiamo dare tutto e poi raccoglieremo quello che siamo stati capaci di fare“.
Nella sua seconda esperienza qui, guardando al futuro, aveva detto che per la Roma sarebbe stato difficile arrivare in Champions. Il gap quanto è ampio ancora e quanto ci vorrà per colmarlo? “Roma non è stata fatta in una notte. Noi stiamo facendo il massimo per avvicinarsi e vedere dove possiamo arrivare, poi starà alla proprietà e al nuovo allenatore mettere mano per arrivare a quello che è il sogno del presidente“.
Una valutazione sugli acquisti di gennaio? Hanno dimostrato di essere da Roma e possono giocare nel derby? “Io credo che abbiamo fatto buonissime scelte, sapendo sia delle restrizioni dell’Uefa e sia che determinati giocatori non te li davano. Io credo siano da Roma, poi tutto è migliorabile e starà al nuovo allenatore se saranno idonei alla Roma del futuro o meno. Per me sono ragazzi su cui posso contare in ogni momento“.
Il fatto che per lei sia l’ultimo derby il gruppo lo sente? Il futuro della Roma dipenderà anche da Ranieri? “Ho già risposto alla stampa. Sarà una partita bella, difficile, io non guardo a quello che si è fatto ma al futuro. A me basta che i ragazzi mi diano la prestazione, poi se si riuscirà a vincere, anche con un colpo di fortuna, sarò contento“.
Che ruolo può avere Paredes nel presente e nel futuro? Ci racconta qualcosa di più di suo fratello? “È uguale a me e ha due anni in più. Magari adesso ci sta guardando. Paredes per me è un play eccezionale, sa dove mettere la palla, sa quando controllare la palle e quando accelerare. Per me è importante, dipende dall’allenatore del futuro come vorrà giocare. Io credo che play come lui ce ne sono pochi, anche perché è campione del mondo“.
Nella sua ultima intervista è emerso che la Roma non farà rivoluzione. Gourna-Douath può essere un calciatore di quelli migliorabili? C’è già un’idea sul riscatto? “Lui è arrivato e ha fatto molto bene, poi ha avuto un attimo di down perché cambi stile, allenamento e pensiero di gioco. Ho puntato molto su di lui per farlo migliorare su alcuni aspetti e ultimamente mi sembra tornato quello dell’inizio. Ha digerito anche a livello tattico. Se l’ho messo contro la Juve è perché credevo poteva darmi quello che chiedevo. Se è da riscattare o no, vediamo in queste 7 partite“.
In virtù del momento di difficoltà della Lazio e del meno riposo, si sente favorito? A parti invertite avrebbe preferito giocare lunedì? “Anche noi abbiamo fatto questo tipo di trasferte. Io non credo la Lazio stia attraversando un momento difficile, altrimenti non va a Bergamo e fa quello che ha fatto. Una squadra volitiva, di determinazione, che non è andata lì per pensare a noi. Mi aspetto una bella gara, tirata fino all’ultimo, con al primo posto la sportività. Che restino solo gli sfottò“.
Pisilli e Baldanzi molto spesso arrivano ai 20 metri e si rendono pericolosi, ma hanno fatto solo 5 gol. Quanto manca per fare quello step per prendersi la Roma? “L’esperienza. Sono due giocatori della Roma del futuro. Sono bravi, si sanno inserire molto bene, Baldanzi ha un’imprevidibilità molto spiccata, mentre Pisilli ha un tempo di inserimento. Quando tira deve essere più sereno perché i gol li farà“.