PianetaSerieB
·6 marzo 2025
Salernitana-Modena, il doppio ex Tamburini: “Per i Canarini essere in trasferta può rappresentare un vantaggio”

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·6 marzo 2025
Juri Tamburini, allenatore dell”U17 del Cesena e doppio ex di Salernitana e Modena, ai microfoni di Parlandodisport.it ha parlato della sfida.
Qui le sue parole, estratte dalla fonte citata in precedenza: “Conosco bene la Serie B: è un campionato lungo e complicato in cui si alternano momenti positivi e negativi. I canarini hanno una rosa importante che secondo me ha tutte le potenzialità per arrivare ai playoff e con due punti in più conquistati domenica contro il Cosenza la classifica sarebbe diversa. In questo campionato basta poco: con un po’ di continuità di risultati ci si può trovare in alto, mentre con tre o quattro partite sbagliate ci si ritrova a ridosso dei playout. Il Modena ha dimostrato di poter fare risultato anche contro squadre di vertice e il potenziale c’è, ora conta la continuità di risultati.
Bisogna avere fiducia e c’è un punto fermo fondamentale per fare calcio al giorno d’oggi, ovvero la società. Modena si è resa conto nel tempo di cosa voglia dire avere un club solido alle spalle e bisogna fare in modo di credere in quello che si sta facendo, anche se non sempre le ciambelle vengono col buco. Continuando a “costruire” in questo modo, sono convinto che qualcosa di buono a Modena possa arrivare nell’arco del tempo.
C’è una differenza: le squadre in testa al campionato hanno coraggio e ti affrontano a viso aperto, per cui il Modena, che è una squadra strutturata e ha gente di qualità che sa giocare a calcio, può approfittarne. Quando, invece, si affrontano squadre che hanno bisogno di punti per salvarsi e giocano arroccate e chiuse, vengono fuori partite sporche dove il Modena è più in difficoltà. Poi per un lungo periodo ai gialloblù sono mancati giocatori importanti. Non è un alibi, ma certi giocatori sono imprescindibili, anche solo per carisma e forza di trascinare i compagni.
Non sono di certo io a dover valutare l’operato di Catellani. E’ una persona seria, ho giocato insieme a lui a Modena e con lui ho passato momenti bellissimi anche fuori dal campo, quando andavamo a pesca insieme. Con lui c’è stato un ottimo rapporto. E’ presto per dare giudizi, anche se purtroppo nel calcio spesso si viene elogiati o criticati solo in base ai risultati: può ancora succedere di tutto. La società gli ha messo a disposizione un’opportunità interessante e sono stati presi dei giocatori importanti: a fine stagione si tireranno le conclusioni.
Bisoli? Quando c’è l’esonero di un allenatore a stagione in corsa sicuramente viene riconosciuto un fallimento da parte di tutti: la scelta iniziale si è rivelata non quella giusta, poi è arrivato Mandelli, che è una persona eccezionale che ho avuto il piacere di conoscere quando giocavo e credo stia facendo un ottimo cammino. E’ arrivato con l’umiltà giusta e anche i risultati, anche se un po’ altalenanti, sono dalla sua parte.
La Salernitana è una squadra che, anche se non è messa bene in classifica, nello scorso match contro il Cesena ha fatto la sua partita e la gara è stata indirizzata dagli episodi: se avesse segnato il rigore e si fosse portata in vantaggio nel finale probabilmente la partita sarebbe finita in modo diverso. Per il Modena, paradossalmente, è meglio giocare questo tipo di partite in trasferta che non in casa: la Salernitana ha bisogno di punti e giocando davanti al proprio pubblico sarà quasi costretta a fare la partita per cercare la vittoria.
Può essere una partita dove il Modena può trovare più spazi e cercare di fare bottino pieno, mentre se la gara si fosse giocata al Braglia la Salernitana si sarebbe potuta accontentare di un punto e avrebbe avuto un atteggiamento diverso. La Salernitana cercherà di metterci qualcosa in più per tirarsi fuori dall’attuale situazione, ma il Modena dovrà provare a fare la partita e a vincerla.
A Salerno ho giocato due anni: il secondo è stato quello più bello perchè ho avuto la fortuna e il piacere di lavorare con mister Zeman, a cui faccio i miei migliori auguri perchè sta attraversando un periodo non facile. La cosa che mi è rimasta più impressa e che mi ha fatto maturare tanto è che con lui ho saputo apprezzare la fatica: dopo avere avuto lui, tutto quello che ho fatto nel mondo del calcio l’ho sempre visto in modo piacevole. Lì ho capito cosa volesse dire lavorare duro per ottenere risultati: tante partite con lui le abbiamo giocate a livelli veramente alti e non smettevamo mai di correre, ma c’era dietro un lavoro importante.
Di Modena, invece, ho tanti ricordi e ci sono tanti amici che vengo ancora a trovare. La gente ancora si ricorda di me e dei due gol contro il Catania, che porto nel cuore: quello, anche per la stagione che abbiamo vissuto e per il fatto di essere arrivati vicini alla Serie A, è il momento che ricordo con maggior piacere. Lo stadio era gremito e tanti modenesi erano allo stadio quel giorno: quell’anno avevo passato un periodo difficile e le partite contro Cesena e Catania hanno ribaltato la visione che la gente si era fatta di me. Il pubblico ha capito il valore della persona, non ero un fenomeno ma ho sempre dato tutto per la maglia”.
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