Samp in C, la società: «Lavoreremo per restituire al club la dignità che merita» | OneFootball

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Calcio e Finanza

·15 maggio 2025

Samp in C, la società: «Lavoreremo per restituire al club la dignità che merita»

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La Sampdoria è retrocessa per la prima volta nella sua storia in Serie C. A nulla è valso il cambio di allenatore con la chiamata di Alberico Evani e di uno staff a forti tinte blucerchiate per le ultime giornate di campionato.

Il pareggio per 0-0 di Castellamare di Stabia ha condannato Coda e compagni a una retrocessione diretta che sembrava improbabile a inizio campionato. Poi le tante difficoltà, i tre cambi in panchina partendo da Andrea Pirlo, passando poi per Andrea Sottil, Leonardo Semplici e il già citato Evani. Ora la società dovrà lavorare duramente per il futuro, risolvendo i nodi che vanno dal bilancio al piano economico studiato con il Tribunale.


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All’indomani della retrocessione, il club ligure ha diffuso un comunicato ufficiale in cui sostanzialmente si scusa con i suoi tifosi per la grande e storica delusione di questa stagione, ma confermando l’impegno della proprietà a sostenere il club verso un ritorno ai livelli che competono alla storia blucerchiata.

«La retrocessione maturata ieri rappresenta uno dei momenti più dolorosi e significativi nella storia dell’U.C. Sampdoria. Un epilogo amaro che impone un’assunzione di responsabilità piena, collettiva e non differibile.

Nel corso della stagione la proprietà ha sostenuto il progetto con investimenti significativi tanto sul piano organizzativo quanto su quello tecnico, puntando in ogni ambito su professionisti di primo livello, con l’ambizione di riportare la Sampdoria ai vertici.

Questo, tuttavia, non è bastato. La stagione è stata segnata da scelte non all’altezza, da errori e da dinamiche che non siamo riusciti a correggere in tempo utile. Il primo pensiero va ai nostri tifosi. A chi, in casa e in trasferta, ha continuato a sostenere questi colori con passione e appartenenza. Deluderli è ciò che fa più male. A loro vanno le nostre scuse più sincere.

Sappiamo che le parole non colmano la distanza con le aspettative, ma rappresentano il primo passo verso un impegno rinnovato. L’U.C. Sampdoria ha una storia e un’identità che la proprietà, la dirigenza e la squadra sono chiamati a rispettare e a proteggere.

Ora è tempo di riflettere con lucidità, di riorganizzarsi con rigore e di lavorare con ancora maggiore determinazione per restituire al club la dignità che merita. Rialzarsi non sarà semplice. Ma è l’unica direzione possibile. Lo dobbiamo alla nostra storia, alla nostra città e a ogni persona che ama questa maglia».

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