Santiago Gimenez al Corriere della Sera: «A Napoli ci sarò, voglio quarto posto e Coppa Italia. Vi racconto il motivo della mia fede in Dio» | OneFootball

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·27 marzo 2025

Santiago Gimenez al Corriere della Sera: «A Napoli ci sarò, voglio quarto posto e Coppa Italia. Vi racconto il motivo della mia fede in Dio»

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Santiago Gimenez, attaccante del Milan, ha confermato la propria presenza nella gara di domenica al Maradona contro il Napoli

Intervistato dal Corriere della Sera, Santiago Gimenez, attaccante del Milan, ha dichiarato:

CONDIZIONI – «Tutto a posto, sto bene. Domenica a Napoli ci sarò. Giocare al Maradona? Maradona non è solo degli argentini, è un patrimonio mondiale. Sarà un’emozione pazzesca giocare nello stadio che ha il suo nome. Vincere aiuta a vincere. Ora però un titolo lo voglio col Milan. Sono qui per questo».


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PRIMI MESI – «Sono stati molto intensi. Soprattutto fuori dal campo. Mi sono adattato a una nuova città, un nuovo ambiente. Adesso voglio fare ciò per cui sono arrivato. I gol arriveranno. Ne sono sicuro. L’importante però è vincere, come è successo nelle ultime due partite. Se segna Rafa (Leao, ndr) o Christian (Pulisic, ndr) o un altro compagno, è uguale. Con Conceicao stiamo lavorando duro. Non siamo contenti della classifica. Ma non è ancora finita. Noi ci crediamo. I cambiamenti sono sempre un po’ complicati. Non sono ancora al mio livello. Ma sto crescendo, sto imparando a conoscere gli avversari, le squadre. Qui c’è grande pressione. Ed è bellissimo. So di potercela fare. Anche grazie alla mano di Diòs».

FEDE IN DIO – «Quando avevo 17 anni mi hanno diagnosticato una trombosi al braccio. Ho subito tre operazioni, sono stato fermo sei mesi. A un certo punto i medici mi hanno detto chiaramente che se l’ultimo esame non fosse andato bene avrei dovuto smettere col calcio. È stato lì che ho incontrato Diòs nella mia vita. Ho pregato perché non facesse finire il mio sogno di diventare calciatore. Tutto è andato bene. Cosa significa ‘Soldado de Cristo’? C’è un passaggio nella Bibbia che parla dell’armatura di Dio. Lo scudo della fede, l’elmo della salvezza, la spada dello Spirito che è la Parola di Dio. È un passaggio che amo. Sono qui per compiere il suo proposito. Prima di tutto come uomo, poi come fùtbolista. È la mia missione».

ASPETTATIVE DEI TIFOSI – «E’ un onore. San Siro è indescrivibile, per chi non ci è mai stato. So che si aspettano molto da me, perché sono giustamente esigenti, per i grandi centravanti del passato. Ibra, Kakà, Ronaldinho. Io al Feyenoord ho segnato tanti gol. È il momento di iniziare a segnarli anche col Milan. Tanti follower sui social? I social sono preziosi, ma solo se si usano bene. Io voglio essere un esempio, dimostrare con la mia storia che, con Diòs accanto, tutto è possibile».

OBIETTIVI – «Quarto posto possibile? Sì. Ma non dobbiamo guardare la classifica. Pensiamo solo a vincere partita per partita. Come la Coppa Italia. Non vedo l’ora di giocare il derby, sono ansioso».

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