Sassuolo, Carnevali: “Palumbo? Non c’è mai stata una trattativa. Abbiamo inserito qualcosa per raggiungere l’obiettivo” | OneFootball

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·6 febbraio 2025

Sassuolo, Carnevali: “Palumbo? Non c’è mai stata una trattativa. Abbiamo inserito qualcosa per raggiungere l’obiettivo”

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Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, si è sottoposto alle domande dei giornalisti per analizzare il mercato effettuato. Riprendiamo le sue parole da sassuolonews.net:

Grosso – “Tutte le scelte di questa società, ma non oggi, abbiamo fatto sempre scelte che devono trovare l’allenatore, il direttore sportivo, lo scouting, poi la società prende delle decisioni ma le scelte devono essere sempre condivise“.


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Palumbo – “Ho letto, ho ascoltato tante cose. Abbiamo parlato con il procuratore, Palumbo è un giocatore importante. Il Modena ha fatto una richiesta economica, noi abbiamo fatto un’offerta. Chiaro che per il Modena giustamente è un giocatore di valore, per cui la richiesta è giusta e corretta, ma non c’è mai stata una vera trattativa perché abbiamo un ottimo rapporto con il Modena per cui nel momento in cui c’era distanza non siamo neanche partiti e a volte penso sia giusto così perché tra due società che hanno un buon rapporto sia giusto non andare avanti. Il Modena ha fatto il suo lavoro, noi il nostro, ma penso che tutto debba essere visto nel rapporto di correttezza tra le società. Non c’è mai stato un accordo tra noi e il giocatore, non c’è mai stato”.

Partenze – “Non dimentichiamoci di quante cessioni fatte in estate, avevamo tanti giocatori che dovevamo far uscire e abbiamo ottenuto l’obiettivo. Chi è il primo che può portarti delle suggestioni, delle opportunità? Il procuratore. Per cui quando i procuratori iniziano con qualsiasi richiesta ma vengono bloccati subito, non parte neanche una trattativa, questo fa capire la volontà e anche la forza di questa società perché l’obiettivo è cercare di arrivare al più presto in Serie a. Siamo consapevoli che abbiamo un gruppo di giocatori di qualità, sappiamo le difficoltà del campionato di B, quelle che arriveranno da qui alla fine del campionato però partiamo da una delle pedine più importanti che è il nostro allenatore, crediamo nella sua forza, lo ha già dimostrato e assieme a lui abbiamo pensato di andare a inserire qualche altra pedina per cercare di ottenere l’obiettivo che è quello di tornare in A“.

Berardi – “Su Berardi siamo stati chiari. Ci sono state delle richieste all’inizio della stagione ma siamo stati chiari perché sono poche le società che possono chiedertelo perché quello che volevamo fare, noi assieme a lui, era ripartire, fare questo percorso per arrivare al termine del campionato nel modo migliore. Un recupero soprattutto fisico e quanto preventivato si sta realizzando e lo abbiamo deciso insieme al giocatore. Questo deve essere visto come qualcosa di speciale perché una delle cose a cui tiene particolarmente è dare un contributo, e lo sta dando, per far sì che la sua squadra possa salire in Serie A e merita un plauso, fa capire il legame con il ragazzo e la sua professionalità. Noi siamo stati chiari dall’inizio, oggi conta il suo recupero e siamo felici di questo“.

Giovani e U23 – “Noi volevamo fare la seconda squadra l’anno scorso. Abbiamo una squadra che ha vinto il campionato e la Supercoppa. L’obiettivo è far crescere questi ragazzi e ora stanno facendo un percorso. L’anno scorso l’unico posto per la seconda squadra è stato dato all’Atalanta e questo è un problema perché se facciamo in questo modo, sono 20 le società, ci vogliono 20 anni se tutte vogliono fare la seconda squadra. Quest’anno probabilmente la farà l’Inter ma non ci sono tante possibilità. La Primavera sta dando comunque ottimi risultati“.

Tanti prestiti – “Questa è la nostra strategia. Con Skjellerup abbiamo fatto un investimento perché abbiamo speso 3 milioni e 200 mila euro, è un giocatore del 2002, perché una prima punta che crediamo e speriamo possa avere un futuro, un giocatore in cui crediamo molto. Con il suo arrivo abbiamo mandato Russo che ha già esordito e lo abbiamo mandato a crescere in un club di B. Velthuis riteniamo che sia un giocatore che ci potrà dare qualcosa e lo valuteremo da qui alla fine, come valuteremo tutti gli altri tre perché arrivano da squadre che hanno fatto degli investimenti, per cui visti i rapporti con il Como e le altre crediamo sia giusto valutare questi ragazzi e dopo valutare cosa si vuol fare, senza alcun tipo di impegno. Magari vogliono riportarseli in casa, noi abbiamo avuto modo di vederli e magari faremo un’offerta, anche perché li conosciamo, sono ragazzi pronti, non sono giovani come Skjellerup e abbiamo pensato di fare un investimento, qui subentrano anche i rapporti“.

Gioco – “Io sono super soddisfatto di essere al 6 di febbraio in questa posizione di classifica vedendo quanti punti abbiamo sulla seconda e sulla terza perché magari all’inizio era una speranza ma avevamo tanti dubbi. In 11 anni di Serie A io la B la conoscevo ma fortunatamente l’allenatore, il direttore, la conoscono meglio di me. Siamo super soddisfatti e se poi guardo il Frosinone e la Salernitana, e mi dispiace, vedendo le loro difficoltà dobbiamo essere consapevoli che abbiamo fatto ottimi risultati, tanti gol, esprime un buon gioco per quanto mi riguarda, ma abbiamo sofferto contro squadre che sono state superiori sotto l’aspetto fisico ma non su quello tecnico. Spero che questa soddisfazione possa durare a lungo perché lavoriamo domenica per domenica, ci sono 14 gare difficilissime da qui alla fine perché è normale che anche le altre quando devono giocare contro il Sassuolo ci metteranno l’anima per portare un risultato buono“.

Consigliere federale – “Sono stato eletto consigliere federale e devo ringraziare i club della B. Cercherò di portare il mio contributo al sistema calcio e penso che non debba essere vista come un’opportunità per il Sassuolo ma per il sistema calcio. Ci sono tantissimi argomenti. Io spero di rimanere il meno possibile perché se il Sassuolo dovesse andare in A la mia candidatura in B decade. Fa piacere perché è sempre stato il mio modo di lavorare. Anche in Lega ho sempre cercato di dare il mio contributo al sistema“.

Futuro – “Le differenze tra Serie A e Serie B sono notevolissime. Il campionato di B è difficilissimo anche per l’aspetto economico, sono due mondi molto differenti. Credo che da parte nostra, penso che abbiamo cambiato giocatori, l’aspetto nostro interno con alcune persone, il mister, ma la cosa importante è la proprietà perché avere la famiglia Squinzi, nel momento in cui tu retrocedi perché guardando la classifica di A la parte di sinistra può avere ambizioni europee e nella parte destra puoi retrocedere, per cui le 10 squadre che stanno dalla parte destra possono retrocedere, 3 retrocessioni sono tante e ogni anno ti può capitare qualche rischio, per cui avere una proprietà forte che punta a risalire subito questa è la cosa più importante. Dobbiamo sempre dire grazie alla famiglia Squinzi che crede, ci dà un aiuto, e ci dà una mano a superare le difficoltà“.

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