Calcionews24
·10 aprile 2025
Stefano Sorrentino: «Milinkovic, il suo miglior pregio è anche il suo difetto. Il Toro ha un bel futuro se punta su più italiani. E la sorpresa dell’anno è un difensore, mi ha stupito»

Calcionews24
·10 aprile 2025
Su La Gazzetta dello Sport, l’ex portiere Stefano Sorrentino fornisce una valutazione sulla situazione del Toro, alla luce del lungo periodo di risultati positivi che sta vivendo e del finale di stagione che si sta preparando.
L’ERRORE DI MILINKOVIC COL VERONA – «Credo ci sia un mix di cause, sono tanti i fattori che ti portano a essere meno concentrato: dall’eccesso di sicurezza in un’annata in cui riesce tutto al fatto che la squadra in campo è molto rilassata, per finire alla classifica molto tranquilla e al primo caldo. Gli avversari sanno che Vanja gioca molto con i piedi, di conseguenza vanno a pressarlo forte. Così può nascere una frittata».
MILINKOVIC IN SERIA A – «È tra i più forti. Sul mio podio del rendimento metto Milinkovic del Toro, Leali del Genoa e poi senza dubbio De Gea della Fiorentina».
IL PREGIO E IL DIFETTO – «Alle volte è lo stesso: il difetto e la sua più bella qualità sono racchiusi dentro la sua incredibile personalità. La maglia del Toro pesa, non è come le altre: Vanja, negli anni precedenti, è stato massacrato dalla piazza. Non so quanti portieri avrebbero avuto la forza di restare e di reagire così. Però, dall’altra parte, la troppa sicurezza e la forte personalità lo portano alle volte ad eccedere».
LA MENTALITA’ – «È importante, perché se il Toro vincerà più partite possibili significherà aver creato quella mentalità vincente che servirà il prossimo anno».
IL FUTURO – «Il Toro ha una forte solidità di squadra da preservare, mi piacerebbe che nel prossimo anno si ampliasse la base degli italiani. Chiaramente, bisognerà vedere come rientreranno Schuurs e Zapata».
LA SORPRESA – «Dico di getto Maripan, perché mi ha stupito. La fascia di capitano sta aiutando Ricci perché gli ha trasmesso consapevolezza. E mi è piaciuto il forte impatto avuto da Casadei appena arrivato».