Sticchi Damiani Lecce: «Rigore dell’Udinese e espulsione di Payero? Mi sono confrontato con l’AIA, diretto e franco» | OneFootball

Sticchi Damiani Lecce: «Rigore dell’Udinese e espulsione di Payero? Mi sono confrontato con l’AIA, diretto e franco» | OneFootball

Icon: Calcionews24

Calcionews24

·26 febbraio 2025

Sticchi Damiani Lecce: «Rigore dell’Udinese e espulsione di Payero? Mi sono confrontato con l’AIA, diretto e franco»

Immagine dell'articolo:Sticchi Damiani Lecce: «Rigore dell’Udinese e espulsione di Payero? Mi sono confrontato con l’AIA, diretto e franco»

Le parole di Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, dopo la sconfitta contro l’Udinese e le polemiche arbitrali che ne sono seguite

Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato al portale PianetaLecce.it: di seguito le sue parole sulla partita contro l’Udinese e molto altro.

NUOVO STADIO – «Si va spediti, siamo riusciti ad intercettare quel finanziamento di 36 milioni in cui l’Unione Sportiva Lecce ha avuto un ruolo importante. Adesso però siamo nella fase da spettatori”. E poi: “Il consolidamento delle strutture, quello economico del club, che vuol dire essere sempre più strutturati, avere uno zoccolo duro di oltre ventimila tifosi fissi, abbonati, in casa e 3-4000 fuori casa, sono tutti concetti che se pensati dieci anni fa, sembravano lontani anni luce».


OneFootball Video


RIGORE UDINESE – «Non credo si possa chiedere uno sforzo interpretativo che il tifoso non può ragionevolmente seguire, che risulta incomprensibile. Per cui ci sta che il calcio debba tornare ad una lingua un po’ più popolare. C’è di base un problema di procedura e protocollo: era una situazione vista dall’arbitro. Non vedo però perché il VAR non debba intervenire se scopre qualcosa di clamoroso, ma segnalare qualcosa che non è nemmeno un rigorino, è proprio il nulla… Mettendo insieme questo episodio con la mancata espulsione di Payero tutti sono andati in tilt. Ora però le nostre vicende arrivano a livello nazionale, in passato subivamo torti ma non se ne parlava nemmeno. Aver riconosciuto l’errore è un tema enorme, credo sia la prima volta si faccia per il VAR, considerato strumento supremo di giustizia. Non è una consolazione, i punti non ce li restituisce nessuno, ma ha un valore e ci aiuta a voltare pagina. Non dobbiamo fare ragionamenti di sistema, di malafede. Ho avuto confronti con l’AIA: diretti, franchi e senza sconti. Però sono leale e questo comporta non massacrare l’arbitro di turno. Il fatto che si rendano pubblici gli audio del VAR, poi, lo leggo come messaggio di trasparenza».

PRESTAZIONE AL DI LA’ DEGLI ERRORI ARBITRALI – «La squadra secondo me era un po’ stanca, venivamo da tre grandi prestazioni. Alla quarta di fila, dopo cinque giorni, non siamo stati i soliti. La squadra aveva colto l’importanza della partita ma ha pagato il prezzo delle ultime prestazioni super dispendiose”. Ora arriva la sfida alla Fiorentina, venerdì: “Il Verona contro di loro ha fatto una buonissima gara, sul piano della voglia di fare risultato. Hanno letto il momento di difficoltà grave della Fiorentina e sono stati cattivi nel portare a casa il risultato. Anche noi in passato lo abbiamo fatto. Con la rosa attuale abbiamo tante opportunità: oggi per ogni ruolo abbiamo tante scelte, e questo deve essere la nostra forza nel finale di campionato. Noi abbiamo una delle rose in questo momento più complete e lunghe. Ed è uno strumento”. Il presidente del Lecce si avventura in una panoramica sulla lotta salvezza: “A inizio campionato si diceva che il Parma potesse puntare all’Europa, ora è sotto di noi, ma ci sono realtà come il Monza, che tutti sappiamo quali giocatori avesse fino a gennaio. Tutto questo per dire che retrocederanno tre squadre forti e attrezzate».

JOAN GONZALEZ – «Lo sento perché è un ragazzo che comunque va sostenuto. La sua situazione è purtroppo non banale, ed oggi non posso rispondere a questa domanda non perché non voglio ma perché in questo momento la risposta è impossibile. Speriamo tutti che il suo percorso migliori, intanto mi fa piacere saperlo sereno e che stia compiendo gli studi economici in Spagna. Se il destino deciderà che potrà tornare a giocare a calcio ne saremo felicissimi, altrimenti sono sicuro che troverà altre strade e sarà comunque felice».

Visualizza l' imprint del creator