Calcionews24
·17 luglio 2024
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·17 luglio 2024
Il Torino è arrivato a Pinzolo. Questa mattina il club piemontese ha fatto tappa nella località trentina, dove proseguirà il proprio ritiro estivo sino a sabato 27 luglio. Non sarà presente il patron Urbano Cairo – impegnato a tessere le trame del calciomercato granata – dai suoi uffici milanesi. Tuttavia ai microfoni di Radio Firenze Viola l’imprenditore alessandrino ha inoltrato i suoi migliori auguri ai propri ragazzi (e, specialmente, al neo tecnico Paolo Vanoli) impegnati in Val Rendena. Queste le dichiarazioni rilasciate in tarda serata a 360 gradi dal Presidente Cairo.
IL SEGRETO PER FAR CRESCERE UN CLUB – «Secondo me oggi dipende molto dall’attività del settore giovanile. Non solo dalla Primavera, che è la punta dell’iceberg, ma anche dai più giovani. È importante iniziare molto presto con i giovani. Buongiorno, recentemente ceduto al Napoli, cessione che mi è dispiaciuto fare, ha esordito con noi a 7 anni. Poi lo scouting è fondamentale, specialmente per squadre come il Torino che non hanno le risorse delle squadre con diritti televisivi e fatturati più alti. È fondamentale fare le cose bene per cercare di migliorare. La spinta viene dal vivaio, sono ottimista, anche se a volte è difficile competere con squadre che guadagnano cinque volte tanto».
EUROPA MANCATA CAUSA FIORENTINA-OLYMPIACOS – «È evidente che tifavamo per la Fiorentina e l’avremmo fatto comunque. Pensavamo che la Fiorentina potesse farcela. L’Olympiacos è stato più determinato e solido per vincere. Ora ci concentriamo su di noi, vogliamo fare bene quest’anno e alzare l’asticella. Abbiamo un nuovo mister importante, con esperienza nelle nazionali giovanili e collaborazioni con Ventura e Conte sia al Chelsea che all’Inter. Poi è stato primo allenatore allo Spartak Mosca e ha riportato il Venezia in Serie A. Ha anche i piedi per terra. Ora stiamo lavorando per costruire una squadra competitiva, i giocatori sono insieme da dieci giorni. Sul mercato stiamo lavorando».
ITALIANO OBIETTIVO PRIMA DI VANOLI – «Abbiamo seguito Vanoli come allenatore per un bel po’ di tempo. Vagnati ha visto molte sue partite. Era il profilo che cercavamo da tempo, dopo la certa partenza di Juric dovevamo cautelarci. Italiano è bravo, lo conosco bene».
UN GIUDIZIO SULL’OPERATO DI SPALLETTI ALL’EUROPEO – «Ho stimato molto Spalletti, ma sinceramente quest’anno mi aspettavo molto di più. Purtroppo, mi rendo conto che l’allenatore ha una mentalità diversa da quella di un selezionatore. Avrebbe potuto gestire le cose in modo diverso, spero possa trarre insegnamento dall’esperienza per il futuro. Ripartirà dai suoi errori».
ORA L’OBIETTIVO E’ L’EUROPA – «Secondo me, oggi, la priorità è quella di costruire una squadra velocemente, partire bene possibilmente, e poi fare un buon campionato. È presto adesso, il nostro primo obiettivo è il mercato per costruire la squadra. Ammiro sempre l’Atalanta, che dice sempre di dover fare prima 40 punti. Hanno l’atteggiamento giusto. Dobbiamo fare le cose bene, per tempo, senza esaltarsi, passo dopo passo».