Torino, Vanoli in conferenza pre Venezia: «4 maggio un onore e un dovere, ora pronti per il rush finale. Ricci? Assente, ecco come sta» | OneFootball

Torino, Vanoli in conferenza pre Venezia: «4 maggio un onore e un dovere, ora pronti per il rush finale. Ricci? Assente, ecco come sta» | OneFootball

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Calcionews24

·30 aprile 2025

Torino, Vanoli in conferenza pre Venezia: «4 maggio un onore e un dovere, ora pronti per il rush finale. Ricci? Assente, ecco come sta»

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Paolo Vanoli presenta Torino Venezia, ecco le dichiarazioni del tecnico granata prima del match di Serie A, le sue parole in conferenza stampa

Microfoni aperti nella sala conferenze dello Stadio Olimpico Grande Torino. Alle 14 in punto mister Paolo Vanoli interverrà con i giornalisti presenti per prepare il prossimo match in arrivo: Torino Venezia. Causa l’approssimarsi del primo maggio, questa volta il tecnico granata non parlerà però nella giornata di vigilia della gara (in programma venerdì 2 alle 20e45), bensì proprio 48 prima della stessa. Non ci resta che sentire le dichiarazioni rilasciate dall’ex allenatore dei lagunari in previsione della sfida valida per la giornata numero 35 del campionato di Serie A.

La conferenza stampa di Paolo Vanoli pre Torino Venezia:


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Mister Vanoli ritroverà il suo Venezia, che emozione si aspetta?

«L’emozione credo sia stata più nella partita d’andata. E’ arrivata quasi subito dopo quello che avevo fatto a Venezia. Ormai è passato un girone, ognuno ha i propri obiettivi. E’ una squadra che si è ravvivata, sono in lotta per salvarsi e dobbiamo saperlo. Giocano un buon calcio, faccio i complimenti al mister e lo ha dimostrato ovunque sia stato. E’ una squadra che sta sempre in partita. Nonostante tutto è molto pericolosa sui calci piazzati, ha una percentuale alta di realizzazione. Sappiamo qual è il loro obiettivo e su questo dobbiamo essere attenti e concentrati. Come ho detto dopo il Napoli vogliamo i 3 punti»

Che approcio deve mostrare il suo Torino?

«Un approccio come sempre importante. Dobbiamo lavorare sulla nostra mentalità, non dobbiamo guardare gli altri. Dobbiamo capire cosa cercano e cosa vogliono. Ci manca ancora capire come affrontare le partite, che non si affrontano in una sola maniera. Troveremo Venezia e Lecce che si giocano tutto fino alla morte, dobbiamo far vedere la nostra mentalità. E lo abbiamo fatto, poi i risultati pendono a favore o sfavore dell’interpretazione di una gara»

Ora affronterere tutte squadre in lotta per qualcosa: Venezia e Lecce, poi Inter e Roma, mentre il Torino è più o meno decimo..

«Mi dà fastidio il ‘più o meno’, così come ‘la vacanza’, questo mi dà un po’ fastidio sinceramente. Se vogliamo crescere…è bello affrontare le partite con motivazioni. Se in futuro lotteremo per qualcosa, queste partite diventeranno decisive».

Ma il Torino è pronto?

«Deve esserlo. E ho sempre detto che dobbiamo essere d’esempio fino alla fine. Se l’obiettivo è diventato questo, dobbiamo raggiungerlo. E’ un allenamento di mentalità, vogliamo crescere su questo. Noi dobbiamo guardare avanti, guardare noi stessi»

Ciao mister Vanoli, come stanno gli infortunati?

«Samuele (Ricci, ndr) non ce l’abbiamo per questa partita. Abbiamo provato ma ha ancora questa tendinopatia. Abbiamo perso Valentino (Lazaro, ndr) per squalifica ma rientra Gineitis. Ilic? Sta bene. Tutti gli altri stanno bene»

Si avvicina il 4 maggio, un surplus di motivazioni?

«Io penso che la storia di questo club deve essere per tutti noi ogni giorno una motivazione. Non è pensare alla storia soltanto il 4 maggio. Io l’ho detto dall’inizio: cerco anche durante la settimana, ogni giorno, di far capire che maglia indossiamo. Secondo me sarebbe un grande errore soffermarsi solo su quella data. Quella è una data speciale, ma andare a Superga è un dovere più che un diritto! Ragazzi…dobbiamo onorare una squadra irripetibile, forse, per ciò che ha fatto: dieci undicesimi in Nazionale.

Non dimentichiamoci poi onorare tutte le persone che hanno perso la vita in quell’incidente. Quindi ripeto: è un dovere anche ricordarlo ogni volta nel bene o nel male, a volte lo facciamo bene e altre male, ma ogni volta che indossiamo questa maglia».

Buffon ha speso per lei belle parole Vanoli, spiegando come la vedrebbe in futuro anche su panchine più importanti?

«Sinceramente non le avevo lette queste parole, ma lo ringrazio. Indipendemente da quel che ha detto sono io che devo ringraziare lui, ho avuto la fortuna di giocare con uno dei portieri più forti al mondo. Al primo allenamento a Parma un giornalista mi chiese chi mi impressionò di più, io risposi: ‘Buffon’.

Oltre ad essere un grande giocatore è un grande uomo, può trasmettere valori importanti in Nazionale e ai nostri giovani. Futuro? Non sono abituato a guardare lontano dal domani, io guardo il presente e lavoro tanto! Se oggi ho la fortuna di allenare questa grande squadra è grazie al lavoro che ho fatto fino adesso. Quindi la prospettiva futura è in base a ciò che fai»

Come sta Vlasic, ci sarà?

«Guarda…Vlasic rientrava da un fastidio al polpaccio, gli dava fastidio questo ematoma. Rispetto a Valentino (Lazaro, ndr) lui è solo da gestire, ma ha i 90 minuti. Lazaro era stato fermo da più tempo, ma era una gestione diversa»

Mister Vanoli, ci racconta che giocatore è Ali Dembele?

«Ali ha margini di crescita dal punto di vista tecnico. Fisicamente è cresciuto e ha doti naturali. Poi ovviamente c’è la palla che corre. In allenamento lo alterno in altri ruoli per fargli capire la comprensione del calcio. Ma con lui è un piacere, ho sempre detto che si è meritato il gol all’Udinese per voglia e determinazione di voler provare a diventare qualcuno. E’ ciò che cerco in tutti i giovani. Poi è vero che per un allenatore bisogna saper stare dietro ai giovani, un allenatore deve riuscire a tenere alto l’entusiasmo nonostante magari non veda la possibilità di giocare. Un aneddoto: prima dell’Udinese mi disse che era triste perché non giocava, io gli dissi ‘Guarda Ali che nel calcio tutto può succedere’. E lui è entrato e ha fatto gol.

E’ stato bello il percorso che ha fatto con me, la bellezza è che non lo conoscevo, il direttore sportivo del Venezia me lo segnalò come possibile quinto. Io non ebbi nemmeno il tempo di guardarlo. Lo prese l’ultimo giorno di mercato. Ad un certo punto il team manager mi chiama e mi dice ‘Guardi che arriva alle 11.30 di sera in stazione’. E io: ’Ma non poteva arrivare il mattino dopo?Mi viene la pelle d’oca, è arrivato da solo in stazione…non che si è fatto venire a prendere…e ti fa capire che ragazzo è»ù

Come sta Ricci? Senza di lui solo sconfitte nel 2025…

«Ero indeciso se fargli fare giusto un minuto e poi sostituirlo…(ride, ndr). Senza nulla togliere a tutti gli altri, sappiamo che crescita ha avuto Samuele. E’ un giocatore importante, ma devo dire che in questo percorso mi è piaciuta la risposta della squadra. Linetty ha fatto un’ottima partita a Napoli, mi fa piacere. Poi sappiamo l’importanza di Samuele…Ci ha provato durante il riscaldamento a Napoli, ma è meglio avere un giocatore che stia bene al 100% che un altro al 50%. Non è un grosso problema una tendinopatia, ma ora bisogna trovare i giusti carichi di lavoro per questo rush finale»

Termina qui la conferenza stampa di Paolo Vanoli

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