Totti, il viaggio con evento a Mosca diventa un caso politico | OneFootball

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Calcio e Finanza

·17 marzo 2025

Totti, il viaggio con evento a Mosca diventa un caso politico

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È scoppiato un caso politico intorno al viaggio di Francesco Totti a Mosca, dove parteciperà all’evento annuale di uno dei più importanti network russi dedicati allo sport e alle scommesse.

Come riportato dal Corriere della Sera, nella giornata di ieri per le strade della capitale russa sono comparsi cartelloni celebrativi dedicati all’ex capitano, che hanno rapidamente fatto il giro del web, soprattutto per la scritta «L’Imperatore sta arrivando nella terza Roma». Cartelloni che hanno portato innanzitutto alla presa di posizione di +Europa. Il coordinatore romano Andrea Massaroni ha chiesto all’ex numero 10 della Roma di rinunciare alla trasferta in terra russa, «scegliendo così di testimoniare con chiarezza i valori di libertà e di rispetto per i diritti umani che sono un patrimonio comune della nostra città, del nostro Paese e dell’Europa intera».


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Un caso che ha creato anche un certo disagio in ambienti politici, considerando che per una parte della classe dirigente del centrosinistra, l’ex capitano rappresenta un’icona intoccabile. Lo dimostrano le reazioni di alcuni esponenti di Pd e Italia Viva, dichiaratamente tifosi romanisti, che preferiscono non esprimersi sul tema. «Oh, ma qui parliamo del Capitano, mica del voto del Parlamento europeo o di Schlein. Si scherzi pure sui fanti ma i santi vanno lasciati stare», commenta ironicamente – ma non troppo – un dirigente del Partito Democratico, mettendo in evidenza il contrasto tra la prontezza nel discutere del voto sul riarmo e la riluttanza nel toccare il tema della trasferta russa di Totti. Un esponente di Italia Viva si limita ad aggiungere: «Nulla da dire, polemiche in cui non è il caso di entrare». Poche parole, tutte rilasciate rigorosamente sotto garanzia di anonimato.

A intervenire pubblicamente è invece il forzista Maurizio Gasparri, che esordisce chiarendo: «Faccio una premessa per i pochi che non lo sapessero: sono romanista e tottiano, per cui magari il mio giudizio è figlio di questa condizione».

Poi esprime la sua opinione sul viaggio dell’ex capitano a Mosca: «Guardate, la mia posizione è sempre stata la stessa tutte le volte che un caso del genere, com’era capitato se non sbaglio anche ad Al Bano, si è affacciato sulle pagine dei giornali. Totti va in Russia per business mica per un discorso politico o per sostenere Putin. E applicare le regole della politica agli artisti o a chi si muove per affari secondo me non è una scelta giusta. E, se lo è, comunque non è la mia». Alla richiesta di un commento più approfondito, Gasparri taglia corto: «L’ho detto in premessa che sono romanista e tottiano…».

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