Calcio e Finanza
·5 febbraio 2025
Calcio e Finanza
·5 febbraio 2025
Unicredit compie un altro passo e notifica al governo, ai sensi del golden power, l’offerta lanciata su Banco Bpm. Il parere di Palazzo Chigi è previsto entro 45 giorni, ma può slittare ulteriormente di qualche settimana se dovessero essere richiesti ulteriori chiarimenti. L’attesa è, quindi, tra la metà e la fine di marzo. Unicredit il 10 aprile ha in calendario l’assemblea chiamata a dare il via libera all’aumento al servizio dell’offerta.
Prima è atteso l’ok di Consob ma anche della Bce. Il golden power è il potere speciale che consente all’esecutivo di bloccare o imporre particolari condizioni a specifiche operazioni che ricadano nell’interesse nazionale. Dal primo gennaio 2023 l’esecutivo può intervenire anche nel caso di operazioni tra imprese italiane, in determinati settori compreso quello bancario.
La pre-notifica dell’operazione è stata il 13 dicembre. Un invio a cui sono seguiti una serie di incontri tra Unicredit e il gruppo di coordinamento che si occupa di valutare le applicazioni di golden power. Nelle ore successive all’annuncio dell’ops che da subito Piazza Meda ha giudicato ostile, da alcuni esponenti dell’esecutivo, in testa i ministri Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, era già stata richiamata la necessità di approfondire i termini dell’operazione.
E questo per tutelare l’occupazione e le filiali del Banco, ma anche i risparmi degli italiani, visto che l’istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna ha lanciato un’opa su Anima, che è il primo gruppo indipendente di gestione del risparmio in Italia. Unicredit la prossima settimana, l’11 febbraio, svelerà i conti del 2024. Gli analisti stimano un utile di 9 miliardi e per il quarto trimestre di 1,44 miliardi.
Lo stesso giorno anche Banco Bpm diffonderà i numeri sull’anno appena passato. La lente del mercato sarà soprattutto sul contestuale aggiornamento del piano da parte di Piazza Meda destinato ad offrire un ulteriore quadro delle mosse a difesa delle avance di Unicredit. Per il gruppo di Piazza Gae Aulenti, i prossimi mesi saranno cruciali anche su Commerzbank.
Le elezioni di fine febbraio in Germania e la Cancelleria che ne uscirà offriranno una nuova opportunità a Orcel per trovare una sponda e riuscire a condurre in porto l’operazione. Tutto questo, però, mentre Commerzbank non intende cedere e, in previsioni di mesi turbolenti, ha alzato ulteriormente le barricate.