Visti da vicino: Davide De Battisti | OneFootball

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Hellas Verona FC

·26 settembre 2024

Visti da vicino: Davide De Battisti

Immagine dell'articolo:Visti da vicino: Davide De Battisti

Verona - Nasce 'Visti da vicino' il nuovo format dell’Hellas Verona, in cui i protagonisti saranno i giovani gialloblù della formazione Primavera allenata da mister Paolo Sammarco.

Curiosità, aneddoti, vita personale e naturalmente tanto calcio saranno i temi principali di queste interviste. Per il primo episodio della serie andremo a scoprire la vita, privata e sportiva, di uno dei 'veterani' del Settore Giovanile gialloblù: Davide De Battisti.


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Davide, è dalla categoria Esordienti che fai parte del Verona. L'anno scorso il salto in Primavera e questa stagione per te è già la seconda nel campionato di Primavera 1: possiamo dire che sei uno dei veterani di questa squadra?"Gioco nell'Hellas da ormai 9 stagioni e qui mi sono sempre trovato molto bene, sia con i compagni che con la società, ormai conosco tutti nel Settore Giovanile. Possiamo dire di sì, che mi sento uno dei veterani di questa squadra".

Qual è il primo ricordo che ti viene in mente pensando al Verona?"Il primo incontro che ho avuto con l'Hellas è stato 9 anni fa, quando con la squadra del mio paese, il Montagnana, abbiamo giocato contro il Verona in un torneo. Possiamo dire che giocai bene quella partita, e il team manager dell'Hellas mi notò e mi selezionò per fare dei provini. Da quel giorno, quando passo davanti a quel campo da calcio a Badia Polesine, il mio pensiero va sempre al Verona".

In una precedente intervista ci avevi detto che le tue qualità migliori sono l'attacco alla profondità e la capacità di servire assist, vuoi aggiungere qualcosa?"Penso che queste due restino le mie qualità migliori, ma nell'ultimo anno ho lavorato molto sulla fase difensiva e sui cross, situazione sulla quale devo continuare a lavorare e migliorare".

Dopo le prime cinque partite, quali sono le tue prime impressioni di questa stagione che vi apprestate ad affrontare?"Siamo una squadra tosta, che può giocarsela contro tutti. Abbiamo la salvezza come obiettivo e cercheremo di ottenerla facendo tutti i sacrifici necessari e usando tutte le armi che abbiamo a disposizione".

Come ti sembra questo gruppo nuovo, rispetto a quello della passata stagione?"Siamo partiti con il piede giusto. Siamo una squadra forte e possiamo dire la nostra anche quest'anno".

Su cosa ti chiede di lavorare di più mister Sammarco e che rapporto hai con lui?"Con il mister ho davvero un ottimo rapporto. Lui è uno che mi dà molti consigli, che io poi cerco di mettere in pratica sul campo, mi aiuta tanto a migliorare. Lui ha un ottimo rapporto anche con gli altri ragazzi. Aiuta e tratta tutti nello stesso modo, che tu sia qui da tanti anni o che tu sia appena arrivato, e questo è fondamentale per il gruppo".

Hai qualche giocatore a cui ti ispiri del Verona?“Ti dico sicuramente Lazovic. Di lui mi piace davvero tutto. Il modo in cui si comporta con noi giovani, i consigli che ci dà e il suo modo di giocare, sempre a dare il 100% per la squadra".

Ti sei prefissato qualche obiettivo per questa stagione?"Naturalmente il primo obiettivo è il raggiungere la salvezza con la squadra, quello è il più importante. Ma personalmente dico anche che mi piacerebbe essere convocato in Prima squadra e chissà magari avere anche la possibilità di esordire".

Passando a domande più personali, come ti chiamano i compagni nello spogliatoio?"Mi chiamano tutti Deba, naturalmente per l’abbreviazione del mio cognome".

Hai qualche compagno con il quale hai legato maggiormente?"Io vado davvero d'accordo con tutti, con i nuovi arrivati ma anche con i ragazzi dell'anno scorso. Se ti devo fare dei nomi però direi Dalla Riva, Pavanati e Agbonifo. Con loro ho fatto tutta la trafila delle giovanili, quindi è normale che ci sia un legame più stretto".

In una serata tipo con Agbonifo, Dalla Riva e Pavanati cosa fate?"Nulla in particolare (ride, ndr). Ci piace andare a cena insieme".

L'anno scorso hai fatto l'esame di maturità, ora hai scelto qualche percorso di studio da intraprendere?"Io ho scelto l'indirizzo di studio di biotecnologie sanitarie, e ho superato l'esame con 90. Ora voglio fare qualche corso di lingua per migliorare il mio inglese, e imparare anche una seconda lingua come spagnolo o francese. Al giorno d’oggi è molto importante, anche nel nostro spogliatoio ci sono tanti ragazzi stranieri che non conoscono l’italiano".

Hai qualche hobby in particolare?"Mi piace uscire con gli amici e giocare alla Playstation. Ma in particolare sono un grande appassionato di tennis e quando posso mi guardo tutte le partite. Ovviamente sono un tifoso di Sinner".

C'è qualcosa in particolare che ti piace del tennis?"Sì, per esempio loro sono sempre molto concentrati perché essendo uno sport individuale devi sempre essere al massimo mentalmente, perché il risultato dipende solamente da te. Se non giochi bene, perdi".

Di Sinner cosa ti piace in particolare?"Tutto. Come si allena, quello che fa fuori dal campo, come si pone davanti alle telecamere. Tutto".

C'è qualcosa che ti piace in particolare di Verona?"Sarò scontato ma devo dire l'Arena, è troppo bella. Ci sono stato dentro nel 2019, quando abbiamo fatto la foto con tutti i giocatori, Prima squadra e Settore Giovanile, e la società del Verona. Da quel momento mi sono innamorato".

Hai qualche altro posto preferito?"Mi piace tanto anche Piazza Erbe soprattutto durante il periodo natalizio, c'è davvero un bel clima con tutte le bancarelle e i mercatini".

Che rapporto hai con la tua famiglia?"Ho un rapporto ottimo con tutta la mia famiglia, con i miei genitori Sara e Romeo e con i miei fratelli Riccardo e Veronica, che sono più grandi di me. In questi 9 anni che sono nell’Hellas mi hanno sempre aiutato con tutti i trasporti, i passaggi e tanti consigli e a loro devo molto di quello che sono diventato. In più la mia passione per il calcio la devo sicuramente a mio papà e mio fratello, loro sono davvero sfegatati di calcio. È mio padre che mi ha messo un pallone tra i piedi a 4 anni, quando lui faceva l'allenatore. Lui e mio fratello vanno spesso allo stadio a seguire il Verona. Mio padre mi ha cresciuto portandomi tutte le domeniche a vedere le squadre delle nostre zone come Montagnana e Merlara, sono cresciuto guardando il calcio dilettantistico e ancora oggi quando ho tempo mi piace andare a vedere le partite dove giocano i miei amici".

Cosa ha significato per te fare il ritiro con la Prima squadra?"Il ritiro con la Prima squadra è stato bellissimo e importantissimo per me. È stato come un sogno che si avvera. Tutti i giocatori hanno sempre aiutato noi giovani, ed è bellissimo mettersi alla prova con dei giocatori professionisti come loro”.

Tu che rapporto hai avuto con i giocatori più grandi?"Io sono un ragazzo timido, quindi tendo a stare principalmente sulle mie. Però quando avevo la possibilità scambiavo piacevolmente qualche parola con Magnani e Ceccherini che erano i miei vicini in spogliatoio. Ma a me, in particolare, ha aiutato tanto Perilli. Quando giocavamo nelle partite lui dalla porta mi ha dato sempre tanti consigli, spronandomi a dare il massimo. Ha fatto anche una videochiamata con mio papà”.

Parlando di qualche curiosità, nella vostra squadra chi è il più veloce?"Agbonifo. Quando parte non si prende più. Poi quando è concentrato è veramente una forza della natura”.

Il più bravo con la palla tra i piedi?"Pavanati. Ha una grande progressione di palla”.

Chi ascolta la musica peggiore?"Difficile, ci sarebbero alcuni nomi da fare, ma dico Zouaghi. Ascolta della musica rap e trap che proprio non mi piace, io sono più da reggaeton".

Chi è il più bravo a crossare?"Dico sempre Agbonifo, ha fatto anche un grande assist per Pavanati contro il Torino".

Lasciamoci con un tuo proposito, cosa diresti ai tuoi compagni oggi?"Ai miei compagni oggi dico che se continuiamo così questa stagione potremo toglierci tante soddisfazioni e raggiungere il nostro obiettivo”.

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