FiorentinaUno
·19 maggio 2025
Vittoria amara per la Fiorentina: il Franchi esulta, ma contesta

FiorentinaUno
·19 maggio 2025
Nonostante il sofferto 3-2 inflitto al Bologna, l'edizione fiorentina de La Repubblica descrive quella di ieri come una "notte amara" per la Fiorentina.
La vittoria sul campo non ha placato la contestazione della Curva Fiesole, che ha preso di mira principalmente l'allenatore Raffaele Palladino e il direttore sportivo Daniele Pradè con striscioni e cori eloquenti. La partita è stata un susseguirsi di emozioni, risolta solo dal gol di Moise Kean nel finale, che mantiene viva una flebile speranza di Conference League per la Fiorentina. La matematica non condanna ancora i viola, ma l'impresa di raggiungere il sesto posto appare ardua: servirà una sconfitta della Lazio e una vittoria nell'ultima giornata. Uno scenario complicato, ma ampiamente previsto.
Fiorentina (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via OneFootball)
Il malcontento della Curva Fiesole è palpabile e generalizzato. Palladino, nonostante il recente rinnovo contrattuale fino al 2027, è stato oggetto del sarcastico coro "salta la panchina". Ancora più esplicito l'invito rivolto a Pradè a lasciare il suo incarico, estendendosi poi alla proprietà con un chiaro monito: "Bisogna spendere per vincere. Ma come vinci senza spendere?". La contestazione non è un fulmine a ciel sereno, ma affonda le radici nella delusione post-finale di Atene della scorsa stagione, quando la tifoseria più calda aveva espresso chiaramente la sua insoddisfazione per un piazzamento da ottavo posto. Nonostante il sostegno costante durante l'anno, la pazienza degli ultras sembra essere giunta al termine, e il loro disappunto si è manifestato in modo inequivocabile.