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Vincenzo Visco·29 settembre 2024
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Vincenzo Visco·29 settembre 2024
L'esultanza in occasione del secondo gol a Marassi non è passata inosservata.
Dopo una settimana di polemiche, in virtù anche della clamorosa sostituzione contro il Napoli (qui i numeri flop del match), Vlahovic ha trovato il miglior modo per metterle a tacere: segnando.
Dopo un digiuno di 445 minuti, contro il Genoa ha trovato la rete prima da rigore (il 18° su 22 battuti in A) e poi con un sinistro chirurgico sul secondo palo, dove Gollini nulla ha potuto fare. Qui il gesto, con le mani ha fatto il segno della bocca che si muove, come a voler dire: "parlate, parlate pure, ecco i fatti".
Sul tema è ritornato ovviamente anche nel post partita, alla domanda precisa fatta da DAZN, dove il serbo ha prontamente risposto: "Ho imparato: quando fai gol sei il migliore, quando non lo fai sei il peggiore. Ci sono partite in cui hai meno occasioni, ma visto tutto quello che c'è intorno a me, la gente si aspetta che io risolva le partite. È normale e io non scappo...".
Uno sfogo legittimo di Vlahovic, che conferma quella crescita caratteriale che Thiago Motta gli ha sempre riconosciuto da quando è arrivato alla Juventus, definendolo un "leader positivo".
Leader non solo con i suoi compagni, ma anche in campionato: con questa doppietta è volato anche in testa alla classifica marcatori di Serie A, a pari merito con Retegui, Pulisic e Marcus Thuram. Il modo più efficace per chiudere ogni polemica.
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