Inter-News.it
·27 gennaio 2025
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Lecce-Inter ha visto Zielinski partire titolare come regista davanti alla difesa. E pur in una prova non particolarmente brillante ha saputo trovare il modo di rendersi utile.
TITOLARE IN REGIA – In Lecce-Inter Zielinski ha giocato titolare. Partendo dal primo minuto nel ruolo che non ha fatto mistero di gradire meno, cioè quello di regista davanti alla difesa. E pur sacrificandosi in compiti che proprio fatica ad assolvere è riuscito a trovare degli spunti di qualità che hanno aiutato la squadra ad arrivare alla vittoria.
INTERPRETAZIONE ATIPICA – Questa è la mappa dei suoi tocchi presa da Whoscored:
Zielinski è l’unico centrocampista ad aver disputato l’intera partita, quindi non stupisce che risulti secondo assoluto sia per tocchi (63) che per passaggi (51, di cui 48 riusciti). Quello che però si nota guardando la grafica è la sua scarsa presenza nella zona di impostazione bassa. Il polacco infatti si è mosso poco incontro alla linea difensiva, preferendo aspettare la prima circolazione per poi ricevere e cucire il gioco qualche metro più avanti. Un’interpretazione diciamo personale del ruolo. Va però sottolineato il suo impegno nel rendersi utile alla squadra. Con due fattori.
PRESENZA DIFESIVA – Il primo è il contributo difensivo, un ambito nel quale Zielinski non ha mai brillato proprio per indole personale. Non è un giocatore troppo incline a marcature, sacrificio e contrasto fisico. Per questo va sottolineato che nella partita, oltre a risultare primo per km percorsi con 11,748, risulta primo per recuperi con 5. E aggiunge al conto un contrasto, 2 spazzate, una respinta e 6 duelli a terra, di cui 4 vinti. Insomma, non è il suo forte ma ci ha provato. Si è applicato. Ora parliamo invece delle giocate decisive.
PRESENZA NEI GOL – Il secondo fattore infatti è il contributo offensivo. Zielinski è comparso in due momenti decisivi della gara col Lecce. Vale a dire nelle azioni del secondo e del terzo gol. Nella rete di Lautaro è lui con la sua pressione alta a recuperare palla e consegnarla al capitano, che poi si inventa una giocata da cineteca. Una giocata di lettura e impegno, che formalmente vale un passaggio chiave e un assist. Nel gol di Dumfries invece lui produce il lancio che manda Lautaro in fascia e apre la strada all’assist dell’argentino. Una prova non straordinaria, ma utile alla squadra.