Inter News 24
·28 de abril de 2025
Bergomi si sfoga: «Mai creduto alle narrazioni sull’Inter, sono 4 anni che io dico sempre quella cosa!»

Inter News 24
·28 de abril de 2025
Intervenuto dagli studi di Sky Sport nel corso dell’ultima puntata di Sky Calcio Club, Beppe Bergomi ha commentato così la sconfitta rimediata dall’Inter contro la Roma.
LA CRISI DELL’INTER – «La partita col Bayern ha fatto spendere tantissimo a livello fisico e nervoso: è vero che l’Inter è uscita vincente, ma nel ritorno ha fatto due gol su calcio da fermo e ha dovuto soffrire per tutta la partita. In quelle due partite ci sono state due sliding doors: quando mai Kane sbaglia quella palla gol e al ritorno Muller sbaglia la palla del 2-0. Poi l’Inter non è la più forte ma la più brava nella proposta di gioco e nello stare soprattutto in Champions concentrata. Poi ha trovato tre avversarie forti: l’Inter non aveva margine di errore e quindi ogni formazione veniva fatta pensando anche alla partita dopo. E Inzaghi non ha mai avuto tutti a disposizione. Ha l’età media più alta e tanti infortuni quest’anno».
L’INIZIO DEL CAMPIONATO – «Ricordiamoci sempre come è iniziato il campionato: tanti nazionali, poche vacanze, Lautaro è entrato in forma dopo tanto tempo. Io non parlo delle narrazioni delle due squadre, te le mettono le altre perché ritengono l’Inter favorita: ma io non ci ho mai creduto. Non mi piace dire che l’avevo detto, io vado per quello che vedo: tante volte sono andati bene gli acquisti a zero, pensavamo che Taremi fosse un buon acquisto e non lo è stato, Zielinski non ha dato tanto. Per tre mesi ha avuto Acerbi, in queste partite decisive non c’era Thuram, per un periodo lunghissimo sugli esterni ha avuto solo Dumfries, che dopo nove partite consecutive si strappa. Continuo a pensare che l’Inter, se vuole competere su tutto, deve avere tutti a disposizione. Se non fa le rotazioni non ce la fa ad arrivare dentro a tutto a maggio».
LO DICO DA 4 ANNI – «L’Inter gioca su 80 metri, per far gol deve portare tanti giocatori oltre la palla: è un gioco dispendioso. Il momento lo capisci andando allo stadio: oggi sono usciti tra gli applausi, Acerbi fa un intervento su Dovbyk ed esulta, Lautaro fa un recupero su calcio d’angolo al 93′. Sono squadra, sempre. Lo dico da quattro anni, l’Inter non è la più forte, ma la più brava. Non siamo nell’epoca dei nove scudetti della Juve, che si poteva permettere di perdere 15 punti all’inizio e poi stravincere: non c’è questa differenza tecnica con le altre. Per questo sottolineo sempre il lavoro. Parlando di energie, guarda anche quando le cose non vanno bene. Oggi c’è un rigore solare per l’Inter: l’anno scorso te lo davano, quest’anno non te lo danno. Hai capito cosa voglio dire? Io non so come lo vivono loro, ma è dall’inizio che è così: vincere un campionato senza battere mai Juve, Milan e Napoli è quasi impossibile. E nonostante questo è lì. L’Inter è squadra nelle difficoltà, si vede che fa fatica. C’è chi la vede nettamente più forte, io la vedo più brava».