Bergomi: «Triplete? Orgoglio Inter è competere ovunque! Aprile decisivo» | OneFootball

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·17 de março de 2025

Bergomi: «Triplete? Orgoglio Inter è competere ovunque! Aprile decisivo»

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Bergomi, ex capitano e bandiera dell’Inter, in un suo intervento a Radio Anch’io Sport ha analizzato la vittoria dei nerazzurri in casa dell’Atalanta esprimendo un suo parere riguardo la lotta scudetto.

MAI FIDARSI – Beppe Bergomi commenta così l’ottava sconfitta dell’Atalanta contro l’Inter e lo stop del Napoli: «L’Inter è una squadra che mette particolarmente in difficoltà l’Atalanta perché è una squadra di palleggio e va a prendere i giocatori uomo su uomo. Già all’ottavo minuto Thuram ha preso il palo, che secondo me ha più sbagliato che sfortunato. Il gol alla ripresa ha rotto un po’ l’equilibrio, ma c’è stata una difficoltà nell’andare a giocare con i giocatori di palleggio, anche se poi Gasperini ha provato a modificare qualcosa a partita in corso. Il campionato italiano ogni domenica ti pone delle trappole: una settimana fa l’Inter è andata sotto col Monza. Quando noi diamo per scontati alcuni risultati, dobbiamo pensare che le nostre squadre sono allenate bene».


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GOL E DISATTENZIONE – Beppe Bergomi risponde a una domanda sul primo gol realizzato dall’Inter dopo il malore accusato dal tifoso sugli spalti, ma sottolinea anche la bravura della squadra di Simone Inzaghi: «Atalanta perde concentrazione sul primo gol? Sicuramente bisognava riattivarsi subito, l’Inter è la squadra che ha fatto 10 gol da calcio piazzato e 19 su palla inattiva. Devi tenere conto che sì è merito di chi fa gol, ma chi calcia le punizioni o calci d’angolo deve avere tanta qualità, e l’Inter è brava tra Federico Dimarco, Hakan Calhanoglu ed Henrikh Mkhitaryan. Sicuramente la disattenzione c’è stata».

Gli obiettivi stagionali dell’Inter e consigli sul mercato

COMPETITIVI OVUNQUE – Beppe Bergomi sulla possibilità che l’Inter ripeta il triplete: «Io non lo so se l’Inter riuscirà a fare il triplete, perché i tempi sono cambiati. Il campionato è molto competitivo, però mi piace che questa squadra non molla nessuna competizione, anche col rischio di perdere tutto. L’orgoglio di essere interista oggi è vedere la squadra competitiva su tutti i fronti, poi vedremo come andrà da qui alla fine. Ha un vantaggio in campionato, ma ad aprile tra il doppio confronto col Bayern Monaco e il Milan in Coppa Italia, sprecherà tante energie fisiche e nervose. Dovrà essere bravo Inzaghi a ruotare tutti. Mai come quest’anno c’è stato un infortunio di troppo».

RINFORZI – Consigli per gli acquisti da parte di Bergomi: «L’Inter dal prossimo anno è di andare a prendere profili giovani, alla Bisseck: costo contenuto e che possono crescere. Manterranno l’ossatura, anche se da capire se gente come Frattesi resterà. Se proprio devo fare un nome dico Isaksen della Lazio a me piace tanto, è cresciuto tantissimo. Ma penso anche ai giocatori del Bologna. In Italia ci sono tanti giocatori forti».

Altre squadre in difficoltà: non solo Inter per Bergomi

IN DIFFICOLTÀ – Bergomi esprime la sua opinione riguardo Milan e Juventus: «Più che sull’aspetto tattico, quello che viene fuori dalle ultime partite è proprio l’aspetto caratteriale. Bisogna capire chi è il leader in quella squadra, gente come Gatti, Cambiaso e Locatelli possono trasmettere questa cosa, però non si vede tanto in campo. Bisogna ripartire dall’aspetto caratteriale e ritrovare lo spirito Juventus. Bisogna che il contesto funzioni per far girare bene le cose, e a questo mi riferisco alle prestazioni di Koopmeiners. Ma gli uomini a disposizione per fare bene ci sono. Il Milan è la squadra con più talento della nostra Serie A, lo dimostra che ribalta le partite perché i cambi determinano le partite. Il problema è l’equilibrio di squadra, perché non si capisce se vuole dominare la partita o fare una partita fatta di ripartenze».

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