
Zerocinquantuno
·16 de março de 2025
Bologna BOOOOOM! Prestazione mostruosa dei rossoblù, Lazio annientata 5-0 con Odgaard, Orsolini, Ndoye, Castro e Fabbian

Zerocinquantuno
·16 de março de 2025
Alla vigilia dell’ultima sosta per gli impegni delle Nazionali, in un bellissimo e coloratissimo Dall’Ara da tutto esaurito, si affrontano Bologna e Lazio, due delle migliori squadre di questa Serie A 2024-2025. Italiano, finalmente con l’intera rosa a disposizione, prosegue nel solco del 4-2-3-1 affidando le corsie difensive a Calabria e Miranda, col rientrante Freuler affiancato da capitan Ferguson in mediana, Odgaard trequartista e la coppia Orsolini-Ndoye sulle ali a supporto del centravanti Castro. Dall’altra parte Baroni, privo di Dele-Bashiru e all’ultimo momento anche di Nuno Tavares, si schiera in modo speculare con Marusic terzino sinistro, Rovella e Guendouzi a schermare la difesa e Vecino sottopunta per inserirsi alle spalle di Dia, preferito ad un Castellanos non ancora al meglio. Dopo un’iniziale fase di studio, con qualche timida incursione offensiva su entrambi i versanti, i ritmi cominciano ad alzarsi, ma fino al quarto d’ora non si va oltre ad un piattone a botta sicura di Guendouzi murato in scivolata da Freuler. Alla prima vera fiammata, però, i rossoblù passano in vantaggio: è il 16’ quando Orsolini allarga bene su Miranda, lo spagnolo disegna un cross invitante in area piccola e Odgaard ci si avventa in spaccata trafiggendo Provedel. Sesto gol per il danese, stadio in tripudio e padroni di casa che si accendono, dettando legge e sfiorando il bis al 29’: apertura panoramica di Castro per Orsolini, che controlla, converge sul suo mancino e scarica una staffilata su cui Provedel è da applausi nella deviazione in corner. I biancocelesti soffrono ma di tanto in tanto riescono anche a rendersi pericolosi. Come al 40’, con Marusic che viene imbeccato sulla corsa da Gila ma, disturbato da Beukema, calcia in maniera sbilenco. E allora al 44’ Ndoye prova a mettersi in proprio alla ricerca del raddoppio, ma una sua perentoria avanzata viene stoppata sul più bello da un fallo di Gila, ammonito da Colombo. Si va così al riposo coi felsinei meritatamente avanti ma solo di misura. Poco male, perché l’avvio di ripresa degli uomini di Italiano è pirotecnico e rende meraviglioso il punteggio. Al 3’ si accende di nuovo Ndoye, che entra dentro il campo e imbuca alla perfezione per Orsolini, il cui vellutato tocco sotto non dà scampo a Provedel e vale il 2-0. Ma non è finita, perché al 4’ Ferguson scatta sulla destra e piazza a rimorchio un gran pallone che Ndoye scaraventa nel sacco per il 3-0. Gli ospiti, storditi, mandano un ultimo segnale di vita all’11’, quando Zaccagni colpisce il palo con una rasoiata dai venti metri, poi il monologo del BFC riprende senza più conoscere sosta: al 18’ Guendouzi salva alla disperata sul neo entrato Fabbian, al 25’ Orsolini calcia sull’esterno della rete da posizione defilata e al 27’ Romagnoli stoppa un tentativo in diagonale di Castro, ben servito in area da Miranda. Baroni, che aveva già inserito Pedro per Isaksen, si gioca pure le carte Noslin e Tchaouna, ma lo scenario non cambia di una virgola. Anzi, peggiora. Al 29’ un altro volto nuovo del match, Pobega, soffia la sfera a Gila e l’appoggia subito nel mezzo per Castro, che brucia Romagnoli da autentico rapace e timbra il 4-0 (diffidato e ammonito per essersi tolto la maglia esultando, salterà il Venezia). In seguito, al 39’, i rossoblù dipingono invece quella che forse è l’azione più bella della loro stagione fin qui: scambi al velluto sull’out di sinistra tra Dominguez, Cambiaghi (che aveva rilevato un super Orsolini) e Miranda, traversone dolce dello spagnolo e testata prepotente di Fabbian sotto la traversa per il 5-0. Apoteosi al Dall’Ara. Nel finale, su un paio di velenose conclusioni di Ibrahimovic e Rovella, anche Skorupski viene coinvolto nel trionfo e risponde presente, mantenendo la propria porta inviolata e certificando il netto ribaltamento dello scontro diretto (all’andata finì 3-0 per i capitolini). L’ultima emozione la regala Dominguez con un fendente dalla distanza addomesticato da Provedel, poi è tempo di festeggiare e celebrare non solo la mostruosa, devastante prestazione odierna, coronata da cinque gemme, ma l’intero percorso virtuoso di una squadra che se possibile sta facendo ancora meglio di un anno fa (non va mai dimenticata la semifinale di Coppa Italia). Ora la classifica dice quarto posto a quota 53, in attesa di Fiorentina-Juventus, con una pesante candidatura ad un piazzamento Champions e un altro messaggio roboante lanciato a tutta la Serie A: fatevi sotto, siamo il Bologna e non temiamo nessuno!
BOLOGNA-LAZIO 5-0
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Calabria, Beukema, Lucumí, Miranda; Freuler (14’ Pobega), Ferguson; Orsolini (28’ st Cambiaghi), Odgaard (14’ st Fabbian), Ndoye (33’ st Dominguez); Castro (33’ st Dallinga). A disp.: Ravaglia, Casale, De Silvestri, Erlic, Holm, Lykogiannis, Aebischer, El Azzouzi, Moro, Pedrola. All.: Italiano
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Rovella, Guendouzi (33’ st Belahyane); Isaksen (1’ st Pedro), Vecino (38’ st Ibrahimovic), Zaccagni (17’ st Noslin); Dia (17’ st Tchaouna). A disp.: Furlanetto, Mandas, Gigot, Hysaj, N. Tavares, Patric, Provstgaard, Basic, Castellanos. All.: Baroni
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