Pagine Romaniste
·04 de dezembro de 2024
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Bovo è cresciuto nelle giovanili della squadra capitolina per poi passare al Lecce, dove ha giocato tra il 2002 ed il 2004, e inseguito nel 2019, dove ha terminato anche la sua carriera professionistica.
Il classe 1984 ha avuto l’opportunità di vestire i colori della Roma durante la stagione 2005-06 sotto la gestione di Luciano Spalletti. Alla Gazzetta del Mezzogiorno ha ripercorso l’esperienze vissute con le due maglie a cui si sente emotivamente più legato, e ha anche parlato del momento dei due club, che di recente hanno entrambe cambiato la guida tecnica. Queste le sue dichiarazioni:
Sul momento della Roma? ”La Roma, di trainer ne ha esonerati addirittura due, De Rossi e Juric. Quando si procede ad un avvicendamento in panchina si imprime sempre una scossa. C’è una ventata di novità, vengono introdotti metodi di lavoro nuovi. I calciatori che prima avevano poco spazio si sentono stimolati perché pensano di poterlo meritare con il nuovo trainer. Chi scendeva in campo con regolarità vuole continuare a farlo. Ma saranno i risultati di lungo periodo a chiarire se le scelte effettuate dai club sono state azzeccate oppure no.”
Su Ranieri? “Il calendario non ha aiutato il nuovo allenatore, che ha dovuto fare i conti con due big che stanno facendo benissimo. In Coppa, invece, è arrivato un risultato positivo. Sia contro i partenopei che contro gli orobici, però, la Roma si è espressa a buoni livelli. Il mister ha quindi inciso. Lui è amatissimo dalla “piazza” e questo è un vantaggio non da poco. Senza dimenticare la sua esperienza ed il suo carisma. Resta il fatto che, dopo due sconfitte, contro il Lecce, Mancini e compagni avranno la pressione di doversi imporre a tutti i costi, mentre i loro rivali potrebbero considerare in termini positivi anche un pari.”
Sulla sua esperienza nel Lecce? “I salentini mi hanno proiettato nel calcio che conta. Sono grato a Corvino, che all’epoca mi volle in rosa. Ho giocato poco in B e parecchio in A. Poi ci sono tornato a fine carriera, con Liverani in panchina, che in seguito mi ha chiamato tra i suoi collaboratori”
Sulla sua esperienza nella Roma? “La città è bellissima ed i supporter sono calorosissimi. A Roma sono nato. Nella Roma sono cresciuto da quando avevo 9 anni. In seguito ho coronato il sogno di giocare in massima serie con la formazione capitolina. L’Olimpico è un grande stadio e la tifoseria ama la maglia in maniera viscerale”