Brunetti sulla Nazionale: «Credo molto nel progetto di Spalletti. Dovremmo essere bravi nel creare altri talenti e giocatori che poi…» | OneFootball

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·09 de maio de 2025

Brunetti sulla Nazionale: «Credo molto nel progetto di Spalletti. Dovremmo essere bravi nel creare altri talenti e giocatori che poi…»

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Sampdoria, prosegue il campionato di Serie B. Intanto, Giacomo Brunetti, caporedattore di Cronache di Spogliatoio, è intervenuto sulla Nazionale

La Sampdoria si sta impegnando nel tortuoso cammino quale la Serie BKT, ad attenderla un importante rush finale. Intanto, Giacomo Brunetti, caporedattore di Cronache di Spogliatoio, è intervenuto in merito alla Nazionale di Luciano Spalletti in esclusiva a Cagliarinews24.com:

Tra la deludente bocciatura dell’Europeo e i recenti risultati in Nations League sono arrivate non poche critiche per Luciano Spalletti. Tu credi nel suo progetto e nella svolta “giovane” che ha dato da un anno a questa parte?


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«Credo molto nel progetto di Spalletti e penso che per quanto riguarda i giovani abbia ereditato qualcosa anche dalla gestione di Mancini. Penso che, anche per per quello che hanno detto vari giocatori, l’Europeo sia stata solo una parentesi di una squadra arrivata a fine ciclo. Ci sono molti che si stanno formando, alcuni hanno meno esperienza internazionale di altri. Se confronti la rosa del 2021 e quella dell’ultimo Europeo c’era la metà dei giocatori, qualunque nazionale va in difficoltà se le togli tutti quei giocatori. Il problema di Spalletti penso che sia strutturale, c’è il fatto che ci sono pochi giocatori perché in Italia ci sono tanti stranieri; discorso che vale anche per la Serie B. La situazione è molto migliorata dai tempi di Mancini – il quale aveva lanciato l’allarme -, ma secondo me permane il problema del trovare i giocatori. Spalletti sta puntando su un gruppo ristretto di convocabili facendo crescere quelli. All’Italia manca il fatto che molti calciatori sono prima quello che atleti, me l’aveva detto anche Vicario due anni fa. Se vai a vedere abbiamo molti ottimi difensori ma nessuno di loro è arrivato all’apice della carriera rispetto a quelli che avevamo prima. Stiamo anche vivendo un periodo nel quale, tra centrocampo ed attacco, molti giocatori non hanno reso come avrebbero potuto. Tra infortuni ed altro abbiamo perso diversi giocatori che erano sulla cresta dell’onda come i vari Chiesa e Zaniolo o altri come Sensi. Tutta gente che ora sarebbe dovuta essere al top, da questo punto di vista penso che siamo stati anche sfortunati. Dovremmo essere bravi nel creare altri talenti e giocatori che poi possano arrivare ad essere dei calciatori al livello della Nazionale».

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