Lazionews24
·02 de fevereiro de 2025
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Giorgio Montefoschi, scrittore e tifosissimo biancocelesti, sulle colonne del Corriere della Sera ha detto la sua sul calciomercato Lazio. Di seguito le sue parole.
PAROLE – «Il calciomercato di gennaio è simile agli esami di riparazione che ci venivano inflitti al ginnasio o al liceo. Non avevi saputo recitare a memoria dal primo all’ultimo verso I sepolcri del Foscolo? Eri rimandato in italiano. Non sapevi fare la radice quadrata di 3467? Ti beccavi matematica. Poi, a ottobre, ti chiedevano: «Chi ha scritto L’infinito?». Oppure: «Quanto fa tre per quattro?». Rispondevi, nel primo caso: Leopardi. Nel secondo: 12. Ed eri promosso.
In attesa che quest’ultimo esasperante mercato invernale chiuda i battenti, poche considerazioni per ciò che riguarda la Lazio. Quali sono state le materie, calcisticamente i ruoli, che in una campagna acquisti per nulla trascurabile hanno mostrato di dover correre agli esami di riparazione? Dopo l’incomprensibile uscita di Cataldi, il centrocampo e la difesa. Quindi, indipendentemente da come finirà, si sta correndo ai ripari: Fazzini o Fabbian per lo stremato centrocampo e un certo Sylla, di cui nessuno ha mai sentito parlare, per la difesa. Serviranno a tamponare le falle? Vedremo.
Per ora la buona notizia riguarda le cessioni: Isaksen al momento, rimane, ma per parecchio tempo è stato sulla graticola. Commentatori dei giornali, opinionisti radiofonici: tutti a daje giù contro il ventitreenne danese: si è buono, ma gli manca questo, gli manca quello, non si capisce che giocatore sia. Errore madornale. Isaksen, che ha tutto il tempo di formarsi, è un attaccante «guastatore». Guardatevi, opinionisti commentatori, quante palle il ragazzo recupera già in attacco e le rimette in gioco. Ce ne fossero, ce ne fossero come il biondino».
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