Calcionews24
·14 de março de 2025
Como, Fabregas: «La mentalità è da migliorare. Il Milan è da Champions, ma contro le big siamo forti. Cutrone non gioca? Vi spiego il motivo»

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·14 de março de 2025
Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida al Venezia.
GOL SUBITI NEL FINALE – «Abbiamo lavorato su questo aspetto, ma più che altro serve guadagnare esperienza. Ci deve essere una mentalità migliore, chi entra deve essere prontissimo per entrare nella dinamica della partita. Oggi con 5 cambi si cambia quasi il 50% della squadra, se uno non è pronto diventa un problema. Ma quello che succede al Milan è abbastanza normale, è una squadra di Champions. Noi invece siamo al primo anno di Serie A e dobbiamo migliorare. E’ più una questione di tempo che di qualità».
MEGLIO CONTRO LE BIG – «Può essere, ma anche contro il Venezia abbiamo attaccato. Devo gestire alcune situazioni, magari la gente si aspettava un 4-0. Non è così. Se facciamo 2-0 la partita è chiusa, loro nel secondo tempo non hanno tirato, e la loro è una squadra che comunque prova fare gioco. Avremmo dovuto approfittare meglio degli spazi. La mentalità è importante. Mai palla lunga e linea alta anche nel finale».
SAN SIRO – «L’abbiamo già fatto. Giocheremo sempre con coraggio, serve sempre personalità, altrimenti non si può fare il nostro tipo di calcio. L’esperienza si acquisisce stagione dopo stagione. Noi siamo partiti da zero, sei anni fa, nell’ambito di una storia lunga».
SERGI ROBERTO – «Per la prima volta tutti a disposizione. Ci sono 26 giocatori che si allenano in gruppo. Mi fa piacere, sono tutti coinvolti».
TIFOSI – «Quando parlo di famiglia, intendo tutti, anche tifosi e giornalisti. Fa piacere, a Roma ho visto tanti tifosi entusiasti, che hanno perso la voce. Dipende anche da noi. Mi ricordo quando sono arrivato, è stato una sorpresa anche per me. Mi dispiace che come giocatore non ho potuto dare quello che avrei potuto. Pensavo di potercela fare. La testa voleva, ma il fisico no. Che orgoglio vedere lo stadio: penso a Bellemo, Gabrielloni, a Ludi, a chi ha iniziato tutto questo. Mi ricordo a Palermo 35 mila persone, una partita importante persa 3-0. Ho detto a Charly di essere orgoglioso di aver portato tanta gente. Ricordo il 2-5 con la Feralpisalò: pieno di comaschi. E’ incredibile! Io spero che tutti lo capiscano che alcune volte si sale e si scende. Funziona così per diventare una squadra forte, come può essere Atalanta».
MILAN – «Il Milan da allora è cresciuto tanto. Più strutturato, più solido e con tanta qualità in più dal mercato. Leao e Pulsic sono in forma. Dovremo dare il massimo per fare punti. Si andrà là con un piano gara che pensiamo sia giusto».
CUTRONE – «In questo momento non sta giocando per scelta tecnico-tattica. Lui deve lottare per la squadra e per la maglia della sua città. Con la Fiorentina ha fatto grande gara come tutta la squadra, anche con il Napoli. Non ha giocato contro la Roma, ha avuto l’opportunità per il 2-0. Con il Venezia mi sembrava una partita in cui attaccare la profondità. Douvikas è veloce, un nazionale, a cui dovevo dare l’opportunità di giocare, anche magari entrando a gara in corso in momenti in cui si cambia il piano gara. Patrick resta un giocatore importantissimo».
SCELTE A CENTROCAMPO – «La statistica dice che così arriviamo in area con più gente, dominiamo di più. A due si perde un po’ il controllo, ma abbiamo più contropiedi, dove comunque siamo pericolosi».
DIFESA – «Vojvoda un po’ a parte, Van der Brempt ha una settimana in più di lavoro, ma Smolcic l’altro giorno ha fatto una partita importante. Contento, abbiamo diverse opzioni per poter fare la scelta giusta».
DIAO – «Gli è mancata un po’ di energia dopo il 60’. Aveva grandi spazi, ma non li ha sfruttati. Però è abituato, credo sia stata sola una partita storta».