Conte ha sbloccato il miglior Anguissa | OneFootball

In attesa che l’Inter recuperi partite che si è persa strada facendo, complice un’Atalanta contagiata dalla pareggite della Juventus, il Napoli si gode il primo posto in solitaria. È indubbio che uno degli attori protagonisti della rinascita azzurra sia Antonio Conte, che in pochi mesi ha portato una squadra sazia, incostante e tramortita a essere in piena corsa per lo Scudetto al giro di boa. Si sa, l’ex allenatore del Tottenham è bravissimo a ridare smalto a formazioni che, per un motivo o per un altro, hanno bisogno di una riverniciata.

Tra i giocatori che meglio di tutti ha tirato a lucido c’è Franck Zambo Anguissa, forse il migliore partenopeo tra dicembre e gennaio. Due gol di fila nei due incontri pre-natalizi e un altro, bellissimo, contro l’Hellas Verona nell’ultima sfida. Le qualità del camerunese classe ’95 non si mettono in discussione, ma sono certamente massimizzate dalla famosa cura Conte. Una “terapia” di cui non possono che parlare bene profili come Giaccherini, Eder, Moses, Darmian, Kulusevski e tanti altri.

È il miglior Anguissa di sempre?

Arrivato a Napoli nell’estate del 2021 dopo un’esperienza difficile al Fulham, Franck Zambo Anguissa ci ha messo un po’ ad esprimere il suo potenziale, facendo comunque sempre vedere di avere dei colpi. Zero reti alla prima stagione, ma tutti ricorderanno il centrocampista totale che era nel Napoli dello Scudetto con Spalletti in panchina. Quell’anno tre marcature in campionato: due al Torino e uno contro l’Inter. Poi ha pagato la stagione interlocutoria post Tricolore, tra vari cambi di allenatore. Nella passata Serie A il dato dei gol segnati è rimasto di nuovo zero.

Zero, tre e zero. Quest’anno, evidentemente, era l’anno sì per Anguissa dal punto di vista realizzativo. Ma non è solo una questione di probabilità, bensì ovviamente tecnico-tattica. In poco più di metà campionato il camerunese ha già totalizzato quattro marcature. Una in avvio contro il Parma e le altre tre, già citate, nell’ultimo mese. Con Spalletti entrava più in area e aveva più occasioni, ma in questa stagione calcia di più rispetto all’ultima (1.32 tiri p90 contro 1.06). Al contrario, però, generava più xG nel 2023/2024 (0,11, oggi 0,09). Qualcosa, dunque, è migliorato anche nella testa del calciatore, che crede di più nei suoi mezzi e trova gesti tecnici di rara bellezza come il più recente gol siglato, contro il Verona. Alla base della cura Conte, infatti, c’è proprio la consapevolezza dei propri mezzi.