Cristian Volpato non dovrebbe (non) giocare in Serie B | OneFootball

Il Sassuolo vola, sempre più in vetta al campionato di Serie B. Come se non bastasse, con l’exploit di Cristian Volpato, Fabio Grosso si trova a dover dirimere un piacevole rebus sulla trequarti: come distribuire le numerose bocche di fuoco del miglior attacco del campionato? I numeri del talento scuola Roma, nonostante i soli 35’ di media a partita, sono a dir poco notevoli: il bottino del suo campionato recita 4 gol e 4 assist. Difficile lasciare in panchina uno così.

Se “muoversi a passo felpato” indica l’abilità di incedere con morbidezza, in modo vellutato e quasi silenzioso, dopo aver visto all’opera il numero 7 del Sassuolo, ci prendiamo la licenza di aggiungere al vocabolario del Calcio l’espressione “a passo Volpato”.

Più di un (poco originale) gioco di parole, suggerito dalla sua capacità di galleggiare tra le linee avversarie e di fluttuare leggiadro tra i difensori, rientrando categoricamente sul suo mancino vellutato, con cui ha mandato in rete per due volte i suoi compagni.

Al Tombolato è stata la partita di Cristian Volpato: 71’ di pura qualità, culminati nella triangolazione tecnicamente straripante con Berardi, che ha portato al gol di Mulattieri e nell’apertura illuminante che ha spalancato il campo al capitano per il raddoppio.

In un’inedita posizione da trequartista centrale, è stato il fulcro delle azioni offensive dei neroverdi: ogni pallone transitato tra i suoi piedi si trasformava quasi magicamente in una potenziale palla gol, come dimostrano i 6 passaggi chiave completati.

In un Sassuolo che pullula di talento, il classe ‘03 lanciato da Mourinho sembra finalmente aver trovato la sua dimensione (basti pensare che questa era appena la quinta presenza da titolare in stagione). A mister Grosso l’arduo compito di toglierlo dal campo.