Calcionews24
·09 de maio de 2025
Davide Fontolan: «Ho litigato con Marocchi ma ha ragione lui: nel calcio c’è ancora. Ho preso per il bavero un allenatore dell’Inter. Fontolino Fontolan mi è costato una multa…»

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·09 de maio de 2025
Davide Fontolan ha giocato in club importanti. Oggi a 59 anni fa il direttore tecnico della Lainatese e allena i ragazzi. La Gazzetta dello Sport ha pubblicato una sua intervista, ecco alcun estratti.
L’ADDIO AL BOLOGNA – «Dopo aver litigato con Marocchi: parlò male di me in tv, io di lui davanti a tutta la squadra. E salutai. Ma aveva ragione lui: lavora ancora con il calcio. In quel mondo, o fai compromessi, o fai il presidente: decidi tutto tu, anche l’allenatore, e se lui fa male è colpa tua. A meno che… Non lavori con i ragazzini. La scintilla con un camp estivo: ho iniziato ad allenare i bambini, me li sono cresciuti e 15 anni dopo con tanti di loro lotto per la promozione in Prima Categoria: età media 2003, giocano contro gente del ’92. Direttore tecnico della Lainatese, con pausa forzata nel 2021: due infarti uno dietro l’altro, ho tre stent ma zero paura di morire perché stavo già morendo, e dunque vuol dire che non c’è dolore, nel caso. Oggi sto in campo dalle cinque del pomeriggio alle dieci di sera: 200 bambini e soprattutto 400 genitori da gestire».HODGSON – «Arriva all’Inter e mi fa: “Sei il mio attaccante ideale”. “Mister, non gioco punta da due anni”. Facevo l’esterno a destra e a sinistra, il terzino, un giorno anche lo stopper quando Bergomi fu espulso e Bagnoli mi mandò a marcare Vialli, che non la prese mai. Il giorno dopo mi chiama Hodgson: “Ho controllato, è vero: fra due o tre anni rubi il posto a Roberto Carlos”. Inter-Fiorentina di Coppa Italia, mi mette dentro all’85’ e il giorno dopo dice: “Male chi entra dalla panchina, non risolvete mai le partite”. L’ho preso solo per il bavero».IL SOPRANNOME FONTOLINO FONTOLAN – «Lo inventò Marco Santin della Gialappa’s. Il lunedì dopo un Parma-Inter4-1, e la gara successiva era il derby, a “Mai dire gol” mi vestirono da mimo con in testa un cappello da carabiniere: venti milioni di multa. Meglio quando li spendevo con le mie scommesse da pirla».
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