Pagine Romaniste
·23 de janeiro de 2025
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Il Messaggero (G. Lengua) – Al cuore non si comanda e quando le origini chiamano a volte rispondere è un imperativo. Daniele De Rossi non ha voltato le spalle al suo passato anche se avrebbe potuto per seguire il percorso di allenatore, cominciato qualche anno fa. Invece, terminata in maniera burrascosa l’avventura alla Roma ha scelto di tuffarsi in un’altra impresa investendo nell’Ostiamare, acquistando le quote della società, risanando il debito a garantendo al club del litorale un futuro solido. La squadra che lo ha visto muovere i primi passi inseguendo il sogno di diventare grande, la stessa che ha creduto in lui fino a trasformarlo in uno dei centrocampisti più straordinari d’Europa, oggi può contare su un presidente che, prima di tutto, è il suo più grande tifoso.
Sono mesi che le voci sul litorale si rincorrono per via della situazione spinosa che coinvolge i biancoviola e il presidente uscente Roberto Di Paolo. Quest’ultimo alle prese con un braccio di ferro con il Comune di Roma sugli abusi edilizi presenti allo stadio Anco Marzio mai sanati. Tutte le partite, dalla prima squadra a quelle delle giovanili, si giocano a porte chiuse e l’atmosfera calda che si respirava nell’impianto in via Amenduni è solamente un ricordo. Lo sa bene Daniele che una settimana fa era proprio su quegli spalti per la partita contro l’Orvietana. La società ha problemi economici, anche dovuti a un intervento di ristrutturazione dello stadio mai avviato, e avrebbe rischiato il fallimento se De Rossi non avesse deciso di destinare parte del suo patrimonio per sostenerla.
Adesso quell’ambizioso progetto di riqualificazione dell’impianto passerà nelle mani di Daniele che ha già garantito al Campidoglio che procederà con la demolizione degli abusi e la messa in sicurezza dell’impianto. Al di là dei tecnicismi, l’operazione ambiziosa sarà trasformare Ostia nel terzo polo calcistico romano attraverso ingenti investimenti. Un progetto seguito con interesse anche dall’assessore ai Grandi eventi, Sport e Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato. Non solo, l’obiettivo è sfornare talenti attraverso le giovanili e un domani segnalarli ai vivai delle grandi di Serie A. E chissà, magari anche costruire una corsia preferenziale con la Roma. Il nuovo Ostiamare sarà un presidio sociale al servizio del territorio. Sono decine le idee per risanare i conti ma soprattutto farà la differenza la sua esperienza di calciatore internazionale e di Campione del mondo che metterà a disposizione dei viola. Una garanzia per Ostia. Tra le prime mosse ci sarà quella di affidarsi a persone di sua fiducia che lo aiuteranno a costruire una dirigenza solida.
Per poi passare a scout, tecnici, preparatori e altre figure che limitino al minimo gli errori. Contestualmente proverà a risollevare le sorti della prima squadra, attualmente. quartultima nel Girone E di Serie D. Sullo sfondo il restyling dello stadio, un progetto di rilevanza primaria e che ha convinto De Rossi a investire nella società. Esiste già un piano presentato in Campidoglio e che prevede il rifacimento delle tribune portando la capienza a 1000 spettatori. Sarebbe prevista anche una copertura ali di gabbiano, simbolo del club. Per poi passare agli spogliatoi e al parcheggio all’ingresso del campo con la realizzazione di quasi 1000 stalli. Insomma, Daniele torna a casa, ad Ostia, con il cuore pieno di ricordi e il coraggio di chi vuole restituire qualcosa a un territorio che lo ha cresciuto.