Errori arbitrali anche in Como-Juventus, da Fabregas a Conte. Ora la soluzione è… ‘lamentarsi’? | OneFootball

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Inter-News.it

·08 de fevereiro de 2025

Errori arbitrali anche in Como-Juventus, da Fabregas a Conte. Ora la soluzione è… ‘lamentarsi’?

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Mentre alcuni club e allenatori fanno della lamentela pubblica un’arma di pressione, altri preferiscono un approccio più discreto e istituzionale. È il caso dell’Inter di Simone Inzaghi, squadra che nelle ultime stagioni ha costruito un’identità solida sul campo senza ricorrere a esternazioni polemiche.

NUOVA POLEMICA – Il tema arbitrale torna al centro del dibattito calcistico, questa volta con l’episodio controverso di Como-Juventus. Il mancato rigore per il fallo di mano di Federico Gatti ha riacceso polemiche e discussioni, con Cesc Fabregas, a denunciare pubblicamente l’ennesima svista arbitrale. Un episodio che non è isolato ma che si inserisce in un contesto più ampio di decisioni discutibili che stanno condizionando il campionato. Una strategia che, tuttavia, può avere dei limiti, soprattutto se gli episodi sfavorevoli si accumulano senza una reazione adeguata.


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Inter, la gestione delle “lamentele” tra Inzaghi, Conte e gli altri

A CONFRONTO – Il confronto tra Inzaghi e Antonio Conte è inevitabile. Se l’attuale tecnico nerazzurro ha sempre scelto la via diplomatica, evitando dichiarazioni infuocate e alimentando un ambiente sereno, il suo predecessore ha fatto della tensione e del conflitto uno strumento di lavoro. Conte è abile nel creare pressione, nel mettere arbitri e dirigenti sotto i riflettori, nel sollecitare attenzione mediatica sui torti subiti dalla propria squadra. Questo atteggiamento spesso paga nel breve periodo, ma alla lunga può logorare rapporti e situazioni interne. In ordine: Juventus, Chelsea, Inter e Tottenham ne sanno qualcosa.

EQUILIBRIO – L’Inter, sotto la gestione Inzaghi, ha invece seguito un percorso più equilibrato. Una scelta di stile, ma anche una strategia. La domanda è: fino a che punto questa posizione è efficace in un campionato dove la pressione mediatica spesso condiziona le decisioni arbitrali? E allora meglio dedicarsi al campo e dunque al calcio giocato. L’Inter di Simone Inzaghi è alla ricerca di un equilibrio tra qualità di gioco, gestione delle energie e continuità di risultati. Dopo la pesante sconfitta contro la Fiorentina, i nerazzurri devono reagire senza perdere certezze. La squadra ha dimostrato un’identità chiara, ma servono maggiore cattiveria agonistica e concretezza nei momenti chiave.

Como-Juventus e le possibili ripercussioni

ALTRO CASO – L’episodio di Como-Juventus è solo l’ultimo di una lunga serie. Un rigore negato in una partita equilibrata, che ha visto una squadra di provincia subire una decisione che cambia il corso del match. Cesc Fabregas ha scelto di parlare, di mettere in luce l’errore, e ha ottenuto attenzione. Una scelta sacrosanta, anche perché il rigore non dato al Como è evidente. Ma dunque è questo il modo giusto per difendersi in un campionato sempre più condizionato dalle interpretazioni arbitrali?

LA CHIAVE – Per l’Inter la risposta non è semplice. Il rischio di passare per “piangina”, un’etichetta spesso affibbiata a chi si lamenta troppo, è concreto. Eppure, ignorare del tutto certi episodi può rivelarsi un autogol. La vera sfida per Inzaghi e Marotta è trovare un equilibrio: non cadere nella lamentela sistematica, ma far sentire la propria voce nei momenti giusti, con i toni adeguati. L’Inter ha la forza per rispondere sul campo, e il prossimo passo sarà dimostrarlo. Ma nel frattempo, gli errori arbitrali continuano a far discutere. E il caso Como-Juventus potrebbe essere solo l’inizio di nuove polemiche che accompagneranno la stagione.

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