ESCLUSIVA IN – Capozucca: «Barella un esempio, è rimasto sempre umile! Inter-Cagliari? Insidie» | OneFootball

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Inter-News.it

·11 de abril de 2025

ESCLUSIVA IN – Capozucca: «Barella un esempio, è rimasto sempre umile! Inter-Cagliari? Insidie»

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Stefano Capozucca, storico dirigente italiano ed ex Direttore Sportivo del Cagliari, ha parlato in esclusiva su Inter-News.it del prossimo match tra Inter e Cagliari. Ma il direttore ha speso bellissime parole anche su Nicolò Barella.

Domani Inter-Cagliari, direttore Capozucca come vede questa partita. Sulla carta, sembra una sfida impari ma, soprattutto per l’Inter, può nascondere delle insidie?


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Delle insidie ci possono essere per l’Inter, visto che ha giocato una partita molto dispendiosa martedì sera contro il Bayern Monaco. Si accumulano fatiche ed è normale che giocando ogni tre giorni, come sta facendo l’Inter, può succedere quello che è successo anche a Parma. Quindi, le insidie sono lì. Ma poi ci sono le insidie anche di una squadra come il Cagliari, che è una squadra difficile da affrontare.

Capozucca, cosa ne pensa del Cagliari di Davide Nicola? È a buon punto in ottica salvezza (30 punti e a più sei dall’Empoli terzultimo).

Nicola è l’allenatore giusto per quel traguardo che si è prefissato il Cagliari. Il Cagliari ha come obiettivo la salvezza, che, diciamo, sta raggiungendo. Penso che la possano raggiungere tranquillamente perché Nicola è un allenatore in grado di trasmettere un certo tipo di temperamento. E a Cagliari è sempre difficile giocare, perché è uno stadio che si presta a quelle squadre di temperamento e lui ha trasmesso il suo. Io l’ho avuto sia come allenatore che come giocatore. L’unica cosa che mi sento di dire è che lui è un ottimo allenatore, ma non dobbiamo pensarlo come sempre ad uno che deve subentrare, per cercare di salvare le squadre in difficoltà. Si sta dimostrando un ottimo allenatore e merita sempre opportunità di buon livello.

Si aspettava l’exploit di martedì sera dell’Inter col Bayern Monaco?

Io sono un po’ di fede interista, perché da giovane andavo a vedere la Grande Inter di Sandro Mazzola e ho avuto rapporti con grandi ex giocatori. Tra tutti Gianfranco Bedin, che è un fratello per me. Me l’aspettavo questo exploit, perché l’Inter ha giocatori di livello europeo. Parlo ad esempio di Nicolò Barella, che ho visto crescere. Per me è un giocatore tra i più forti centrocampisti europei, ma tutto il centrocampo dell’Inter non ha nulla da invidiare a nessuna squadra. Gioca con una sicurezza, una tranquillità incredibili. Poi l’Inter annovera dei dirigenti molto bravi: a partire da Giuseppe Marotta, poi non dimentichiamoci che c’è Piero Ausilio, ormai un’istituzione all’Inter, nonché Dario Baccin, ottimo dirigente.

Che percentuali di passaggio dà per il ritorno?

La vittoria è una cosa importante, ma è normale che giochi sempre contro una grande squadra, perché il Bayern Monaco lo è. L’Inter sicuramente farà una partita come se dovesse partire da zero a zero e cercherà di vincere pure a San Siro. Il Bayern cercherà di ribaltare il risultato e attaccherà tanto. Ci si aspetterà una partita molto bella ma anche complicata e difficile.

Capozucca e la sua stima assoluta verso Barella!

Inter-Cagliari è sempre una sfida speciale per Nicolò Barella. Direttore Capozucca, quando l’ha conosciuto da ragazzino si immaginava che sarebbe potuto diventare questo tipo di giocatore? Si parla addirittura di un valore di mercato da 100 milioni di euro.

Sì! Oggi Barella è tra i primi 10 giocatori al mondo. Giocatore completo. Ma già da ragazzino aveva una grande personalità e si vedeva che era un giocatore forte. Poi se lo merita, perché è un ragazzo che è rimasto sempre umile, nonostante i successi che ha avuto. Quindi merita tutto quello che ha conquistato.

Peraltro, mercoledì il Cagliari Primavera ha vinto la Coppa Italia contro il Milan e Barella era lì all’Arena Civica. È anche diventato un giocatore da esempio, uno da cui prendere spunto.

Ma Barella è un esempio per tutti, è un ragazzo che ha mantenuto l’umiltà. Lui sa da dov’è arrivato, è cresciuto a Cagliari, in un centro sportivo di Gigi Riva. Quando io sono arrivato a Cagliari, lui era già un calciatore della Prima squadra, ma non era ancora titolare. Era il Cagliari in Serie B con Massimo Rastelli e acquisì subito delle capacità, poi andò al Como in prestito e l’anno dopo che ritornò in Serie A era già un giocatore plasmato.

Direttore Capozucca, chiudiamo con una domanda secca sullo scudetto: chi lo vincerà tra Inter o Napoli?

Se non succede nulla tra infortuni e problemi di altro tipo, e mi auguro di no, io penso che l’Inter sia la squadra più forte del campionato.

Si ringrazia Stefano Capozucca per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Sandro Caramazza) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale‎, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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