Ex Sampdoria, Romei: «Contro il Cesena la partita si era messa bene, poi hanno arretrato e si è complicato tutto. Sull’esonero di Pirlo…» | OneFootball

Ex Sampdoria, Romei: «Contro il Cesena la partita si era messa bene, poi hanno arretrato e si è complicato tutto. Sull’esonero di Pirlo…» | OneFootball

Icon: Sampnews24

Sampnews24

·20 de janeiro de 2025

Ex Sampdoria, Romei: «Contro il Cesena la partita si era messa bene, poi hanno arretrato e si è complicato tutto. Sull’esonero di Pirlo…»

Imagem do artigo:Ex Sampdoria, Romei: «Contro il Cesena la partita si era messa bene, poi hanno arretrato e si è complicato tutto. Sull’esonero di Pirlo…»

Roberto Romei, ex giocatore della Sampdoria, ha analizzato il momento negativo dei blucerchiati dopo la sconfitta contro il Cesena: le parole

Roberto Romei, ex giocatore della Sampdoria, ha analizzato il momento negativo dei blucerchiati dopo la sconfitta nel match di Serie B contro il Cesena. Ecco le parole rilasciate in un’intervista all’edizione genovese de La Repubblica.

COME HA VISTO LA SFIDA CON IL CESENA«In televisione, come sempre, e devo dire che ho spento con qualche minuto d’anticipo perchè avevo capito già come sarebbe finita. La partita si era messa bene, ma invece di cercare il secondo gol hanno arretrato subito e così si è complicato tutto. In questo caso, mi sono sembrati giù anche dal punto di vista fisico, alcuni sembravano proprio nascondersi».


Vídeos OneFootball


REAZIONE SVANTAGGIO«In questi casi cerchi almeno di fare casino, di buttare la palla in area. Invece avevano paura di sbagliare, lì capisco, serve ancora più coraggio e invece hanno dato l’impressione di non avere neppure l’energia fisica e mentale per reagire».

PRECEDENTE 1979/80«Sono passati tanti anni. Era un altro calcio. Sono momenti che non vorresti mai passare. Stavi male tu e la famiglia. Con certi risultati non eri tranquillo. Ti sentivi in debito nei confronti del pubblico. Sono momenti in cui gira storto, non riesci mai a fare la cosa che vorresti. Non credo che un giocatore entri in campo e poi non si impegni, ma, a volte, non riesce nulla».

ARRIVO DI TONEATTO IN PANCHINA«Un grande personaggio, si comportava da padre severo, parlava tanto ed era soprattutto una bravissima persona e, alla fine, si è fatto voler bene. Mi diceva sempre: “Non devi fare il Sivori, sei un guastatore”. Badava al sodo, contava solo il risultato e ha saputo tirare fuori le sue qualità».

SIMILITUDINI TRA I DUE CAMPIONATI«In realtà questa Sampdoria mi ricorda il mio Pescara della stagione 1981/82. Eravamo ancora più forti, sulla carta, ma abbiamo chiuso all’ultimo posto. Tre allenatori sono cambiati, perdevamo ogni gara per un motivo diverso, trovavamo sempre una giustificazione e siamo finiti in C».

SPERANZA«Spero che la società cambi tanto per dare una scossa, in questi casi bisogna mutare facce il più possibile, perchè con questa squadra si rischia la retrocessione. Serve una sterzata, non “nomi”, ma giocatori di categoria e di carattere».

CAMBI IN PANCHINA«Non avrei cambiato Pirlo, anzi lo richiamerei subito. Aveva iniziato in un certo modo, ma poi era andata bene, pur con giocatori meno forti. I vari Esposito, Ghilardi, Stankovic li avrei tenuti, il giovane dopo un annata discreta, diventa consapevole e può fare un grande salto di qualità Si è fatta una squadra di nomi, ma si è perso lo spirito combattivo della seconda metà dello scorso torneo. Mi piaceva vedere le partite, adesso mi viene da piangere».

SOLUZIONI«Penso che quelli di più lunga militanza dovrebbero appendere qualche compagno al muro, entrare in campo arrabbiati, ma anche la società pare aver timore di prendere provvedimenti drastici, ai miei tempi saremmo andati in ritiro fino a termine del campionato. Il pubblico dovrebbe far capire ai giocatori l’importanza di indossare la maglia della Sampdoria e come onorarla. Serve rabbia per difendere una storia. Si devono incazzare anche loro, svegliarli da questo torpore, sennò retrocediamo».

MAGLIA BIANCA ULTRAS – «Ho il giubbotto con il mio nome. Li tiene mia figlia Giorgia a Verona. Sono sempre affezionato. Il giocatore è in pensione, ma al cuore blucerchiato non si comanda».

Saiba mais sobre o veículo