Sampnews24
·08 de fevereiro de 2025
Flachi: «La vittoria con il Cosenza ha portato entusiasmo, ecco cosa serve ora ai blucerchiati. Nuovi arrivi? Ecco cosa ne penso» – ESCLUSIVA
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Sampnews24
·08 de fevereiro de 2025
La vittoria sul Cosenza riporta un po’ di entusiasmo in casa Sampdoria, con i blucerchiati che oggi affronteranno il Modena nel tentativo di dare continuità ai tre punti di settimana scorsa. Anche il mercato di gennaio ha portato profili importanti e adatti al gioco di Leonardo Semplici, con la società che ha esaudito le richieste del tecnico per puntare a risalire la china i questa Serie B. Della situazione dei blucerchiati, del mercato e di molto altro ha parlato in esclusiva Francesco Flachi, storico attaccante blucerchiato, ai microfoni di SampNews24.
La Sampdoria è riuscita a tornare alla vittoria contro il Cosenza, dopo ben 13 partite senza trovare i tre punti. Cosa dovranno fare ora i blucerchiati per mantenere il ritmo?
«Sicuramente la vittoria ha riportato un po’ di entusiasmo. Ultimamente è mancata la fiducia, i giocatori erano impauriti a causa della mancanza di risultati e questa è una situazione non facile da gestire. Bisogna partire dal presupposto che alcune queste partite si potevano portare a casa con la condizione mentale giusta, come il 2-0 a Mantova, quindi si potevano avere alcuni punti in più. Oggi sarà una partita importante: se riesci a dare continuità alla vittoria con il Cosenza prendi forza mentale e di gruppo, e i giocatori sicurezza in sé stessi. Il campionato è lungo, si può fare tutto, ed è stata fatta una buona campagna acquisti, soprattutto per la sessione di gennaio. Poi si valuterà partita per partita. Ma se si vincerà anche con il Modena si potrà vedere qualcosa di diverso.»
Si vede, secondo lei, la mano di Semplici sul gioco dei blucerchiati?
«Sì, si è intravista l’impostazione e qualcosa a livello di carattere, che mi è sembrato un pochino diverso. Ma la squadra non riusciva a portare a casa il risultato e subiva le critiche e i malumori, non riuscendo a rendere. Ora servirà soprattutto continuità per levarsi da quella posizione, in B contano molto i filotti, se riesci a ottenere tre o quattro vittorie puoi anche riavvicinarti ai play-off. Sarà un sali e scendi, ora bisogna guardarsi dietro, è vero, ma io quando vesto quella maglia sono in una squadra e in una società importante e non posso dovermi guardare alle spalle.»
Pensa che il 3-4-2-1 varato nelle ultime uscite sia il modulo migliore per questa squadra?
«Ora hai più soluzioni, puoi anche passare a un altro modulo in base a come si gioca. Mi colpiscono più i nuovi arrivati, Niang e Sibilli hanno portato personalità, e i giocatori così possono aiutare i compagni a prendere fiducia. Sono trascinatori, e quando hai dei trascinatori in rosa diventa tutto più facile.»
Passando proprio ai nuovi acquisti, cosa ne pensa degli arrivi in attacco di Abiuso e Niang?
«Abiuso non lo conosco bene come giocatore, ma Niang ha fatto 6 mesi da grande giocatore ad Empoli, risultando determinante per la salvezza con i suoi gol. Mi auguro che possa ripetersi anche qui. Con il Cosenza per me è stato il migliore in campo, ha gestito palla, si è messo a disposizione dei compagni, e la squadra ne ha tratto beneficio.»
Secondo lei possono giocare in coppia con Coda?
«Non so, ora bisogna prima cercare di trovare il giusto equilibrio. Poi più avanti si vedrà, in base alla forma fisica e mentale dei singoli. Ma se ci si sacrifica si può fare tutto.»
Sibilli e Oudin possono dare quella qualità e quell’imprevidibilità alla manovra che è mancata ai blucerchiati?
«Sono valori aggiunti per la loro esperienza. Oudin ha qualità, batte bene le punizioni, poi è chiaro che dopo un trasferimento serve prima ambientarsi. Sibilli allo stesso modo è un giocatore d’esperienza e, come ho detto prima, di personalità. Sicuramente andranno a dare qualcosa in più, sia a centrocampo che in fase offensiva, sostenendo l’attacco con le loro giocate e con i loro gol, perché li sanno fare.»
Capitolo uscite: diversi giocatori cardine del gruppo dello scorso anno, come Kasami e Pedrola, hanno lasciato Genova. Cosa ne pensa?
«Sai, nel calcio capitano queste situazioni qui. Ogni allenatore ha una propria visione, e ogni situazione è diversa. Pedrola si vedeva fosse un giocatore di qualità, ma da dopo l’infortunio non più riuscito a sbloccarsi, forse anche mentalmente ha subito la paura di rifarsi male. Sicuramente però ha perso qualcosa, e in questo momento serve fare delle scelte anche rischiose, perché la Samp ha da recuperare il prima possibile. Kasami invece ha avuto un’involuzione, perché l’anno scorso ha fatto non bene, benissimo: si pensava potesse essere un punto fermo anche quest’anno, poi c’è stata qualche incomprensione con Pirlo e non so cosa sia successo sul piano fisico, ma non era più quello dell’anno prima. Per cui, se arrivano giocatori che stanno meglio sotto questo punto di vista, è normale dover fare delle scelte.»
Una domanda sulla Serie A: chi vede come favorita allo Scudetto a questo punto della stagione?
«Penso che la corsa Scudetto sia a tre, fra Inter, Napoli e Atalanta. Il Napoli è più avvantaggiato, oltre ad avere un’ottima squadra e un allenatore vincente e di carattere nell’ultimo periodo sta facendo bene. Poi non gioca le coppe, può preparare con calma le partite e può recuperare dal punto di vista fisico, per questo penso abbia un vantaggio rispetto alle altre. L’Atalanta la metto lì ma dipenderà da loro, così come per l’Inter: entrambe giocano la Champions e sappiamo che questo lascia qualcosa a livello mentale e fisico, e il Napoli ne potrebbe approfittare. L’Atalanta poi ultimamente ha rallentato, sta lasciando punti importanti su campi abbordabili, e questo li ha portati a essere più indietro. Per il resto non vedo altre squadre che si possano inserire, anche dopo la sconfitta dell’Inter nel recupero con la Fiorentina.»
Un’ultima domanda sulla Nazionale: le sfide di marzo con la Germania potrebbero essere il primo vero test di questa Italia?
«Spalletti sta facendo un grande lavoro, riportando quella passione nel rivedere l’Italia che negli ultimi anni avevamo un po’ perso. Mancava lo stimolo, ma nelle ultime partite abbiamo visto un’Italia completamente diversa, che ci ha fatto divertire. Siamo ancora indietro rispetto ad altri paesi, ma mi aspetto che si riesca a tornare su quei livelli, poi con il tempo si vedrà. Le prossime saranno delle belle partite, perché andrai a giocare contro squadre forti e da lì potrai vedere il valore della squadra e anche se i giocatori sono migliorati.»
Si ringrazia Francesco Flachi per la disponibilità e la gentilezza mostrate durante tutta l’intervista.
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