DirettaCalcioMercato
·16 de novembro de 2024
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Episodio gravissimo al termine della partita tra Honduras e Messico. Il CT del Messico Aguirre ferito da una lattina di birra, necessari quattro punti di sutura.
Incredibile quello che è successo nel finale della partita tra Honduras e Messico. Il commissario tecnico della squadra ospite Javier Aguirre, dopo il triplice fischio finale stava andando a congratularsi con il collega Reinaldo Rueda, quando è stato colpito alla testa da una lattina di birra proveniente dagli spalti. Aguirre ha dunque iniziato a sanguinare copiosamente, ma ha comunque lasciato il terreno di gioco solo dopo aver salutato tutti i giocatori dell’Honduras.
SAN PEDRO SULA, HONDURAS – NOVEMBER 15: Javier Aguirre, Head Coach of Mexico, leaves the pitch with a head injury due to a bottle thrown by Honduras’ fans during the CONCACAF Nations League match between Honduras and Mexico at General Francisco Morazan Stadium on November 15, 2024 in San Pedro Sula, Honduras. (Photo by Jorge Salvador Cabrera/Getty Images)
“Non è nulla, è calcio. Honduras ha meritato di vincere, sono stati più bravi di noi e non mi resta da far altro che congratularmi con loro. Per quanto riguarda l’altra cosa, non ha senso nemmeno menzionarla perché è calcio e perché non sono uno che si lamenta”. Ha detto Aguirre, a cui sono stati applicati quattro punti di sutura al termine del match.
“Sono triste per quello che è accaduto dopo la partita. Voglio chiedere scusa ad Aguirre e al popolo messicano, non può accadere una cosa del genere”. Ha affermato il CT dell’Honduras Rueda.
La FMF, la Federazione calcistica messicana, ha commentato l’accaduto attraverso un duro comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale. “La FMF esprime il suo fermo rifiuto di qualsiasi forma di violenza nel calcio e ribadisce il proprio impegno per la sicurezza. Abbiamo intrapreso le azioni opportune attraverso i canali ufficiali, al fine di chiedere alla Concacaf di agire secondo le norme dopo quanto accaduto questa sera allo Stadio General Francisco Morazán, a San Pedro Sula, in Honduras. E’ necessario che tutti gli attori coinvolti nel calcio, comprese le istituzioni, i dirigenti, i giocatori, i tifosi e i media, collaborino per creare un ambiente sicuro per tutti”.