Inter Barcellona, occhi puntati su Dumfries: è lui l’uomo più temuto dai blaugrana | OneFootball

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Inter News 24

·06 de maio de 2025

Inter Barcellona, occhi puntati su Dumfries: è lui l’uomo più temuto dai blaugrana

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Inter Barcellona, dopo la strepitosa prestazione dell’andata Dumfries punta a ripetersi per trascinare i nerazzurri verso la finale

Non si tratta di Lautaro e Thuram con le loro reti, né di Calhanoglu con le sue intuizioni di gioco, o di Barella con il suo dinamismo. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il calciatore dell’Inter che fa più paura al Barcellona è Denzel Dumfries.

L’ANALISI DELLA GAZZETTA DELLO SPORT – «In una sala stampa in cui la lingua ufficiale per un giorno è diventata il catalano, tra i tanti cronisti arrivati da Barcellona il fantasma che svolazza non è quello di Lautaro, tornato in extremis con propositi bellicosi. Non li spaventano le incornate del Toro, ma le gambe lunghe da stambecco dell’olandese volante: Denzel Dumfries è l’incubo dei blaugrana dopo aver spazzato come un tornado la collina di Montjuic. L’exploit dell’andata, con doppietta da palla inattiva seguita ad assist per tacchettata di Thuram, ha davvero cambiato il cielo sulla testa dell’esterno destro di Simone: Denzelone ha ormai un nuovo status continentale, è rispettato e temuto ovunque, ma soprattutto dentro alla squadra di Flick».


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CON UN DUMFRIES IN PIU’ – «Non a caso, possiede tutte le caratteristiche per far male alla compagnia catalana, che è deliziosa nel palleggio ma non certo strutturata per reggere all’urto fisicamente. Senza contare i rischi di quella linea difensiva alta fino all’eccesso: Dumfries è la lama che si infila nel burro fuso. In fondo, possiede tutto ciò che spaventa la Catalogna: spirito garibaldino per ribaltare il fronte rapidamente, struttura e acrobazia per sfruttare le palle inattive, corsa a perdifiato e lucidità nell’assist per massimizzare ogni ripartenza che sarà concessa, più o meno come all’andata. Sei giorni fa, aveva pure completato l’affresco offrendo a Mkhitaryan la palla del 3-4, ma quel centimetro di troppo nel piede dell’armeno ha ricacciato in gola l’urlo».

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