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Alessio D'errico·22 de setembro de 2024
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Alessio D'errico·22 de setembro de 2024
Solito San Siro gremito per il derby tra Inter e Milan con i nerazzurri a caccia del successo e i rossoneri costretti a vincere per salvare la panchina di Fonseca.
Articolo in costante aggiornamento, per la diretta testuale clicca sulla match card qui sopra.
Gran parata dopo meno di un minuto della ripresa di Yann Sommer, che risponde al colpo di testa di Leao armato da un ottimo cross in scivolata di Emerson Royal. Il portiere svizzero salva la situazione smanacciando.
Pochi secondi dopo lo svizzero però commette un grave errore sbagliando lo stop. In spaccata gli riesce il disimpegno, ma sullo slancio colpisce Abraham che accusa il colpo. Dopo il check VAR l'arbitro Mariani fa continuare, la scelta è approvata da Marelli.
Sfida tra compagni di Nazionale al 41': altra sponda illuminata di Lautaro, Thuram finge di aspettare e poi incrocia la conclusione sul secondo palo. Maignan si distende e con un grande intervento evita il ribaltamento del risultato.
Poco prima della mezz'ora l'Inter trova il pari in un momento non semplice della gara. Azione splendida sull'asse Barella-Dimarco-Lautaro, col Toro che con un assist meraviglioso trova il corridoio per l'inserimento laterale di Dimarco che chiude il lungo 1-2 e batte Maignan con un grandissimo diagonale. Pessimo lavoro difensivo di Rafa Leao, fuori posizione sul gol.
Alvaro Morata dopo appena 5 minuti ha la prima chance calciando di prima intenzione da dentro l'area ma senza trovare angolo. Sommer è impreciso nella respinta, ma riesce comunque ad alzare sopra la traversa. Dopo 10 minuti Pulisic sblocca la partita con un gol incredibile: Mkhitaryan sbaglia lo stop ai 35 metri, lo statunitense gli ruba palla e con una serpentina entra in area e batte Sommer. Rete veramente d'autore.
Check del VAR, che alla fine convalida. Il dubbio era legato al primo controllo di Pulisic, ancora una volta tra spalla e braccio dopo i fatti di Genova un anno fa. Marelli concorda con la scelta, sottolineando come l'area geografica stando a quello che si vede dalle inquadratura sia la spalla.
Come su tutti gli altri campi di Serie A, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Totò Schillaci. Questo lo striscione della Curva Nord interista, che lo ricorda con grande affetto.
Come già anticipato nei giorni scorsi, il derby di Milano col suo sold out fa registrare una cifra storica. Si tratta di un incasso da circa 7 milioni, il più elevato nella storia dell'intera Serie A.
Accoglienza infuocata da parte dei tifosi dell'Inter, presenti in migliaia all'esterno di San Siro per l'arrivo del pullmann della squadra nerazzurra. Il clima, come sempre in queste occasioni, è incredibile.
Ecco le parole a DAZN di alcuni dei protagonisti.
Marcus Thuram:
"Come dico sempre l'importante è che vinca l'Inter, chi fa gol non importa. Quando sono arrivato giocavo esterno, mi dovevo adattare a un nuovo ruolo: prima ero più nel gioco, da quest'anno sto provando a diventare molto più bomber, essere in area e fare gol, sentire colpi che non sentivo prima. È un lavoro che faccio tutti i giorni in allenamento per fare sempre meglio".
Christian Pulisic:
"Dobbiamo lavorare duro per arrivare al risultato, ma ci sentiamo coraggiosi. Stiamo bene dopo gli allenamenti svolti. Sei derby di fila persi? Per noi non è importante guardare le statistiche, ogni partita contro l'Inter ci dà uno stimolo in più. Dobbiamo solo pensare a performare bene per portare a casa un risultato positivo".
Zlatan Ibrahimovic:
"Voci su di me? È parte del lavoro e delle responsabilità, il mio ruolo non importa ma conta soltanto il Milan. Non posso fare battute, perché non tutti le capiscono e allora devo stare attento. È un lavoro impegnativo, che mi piace. L'importante è la squadra e il Milan, non io. Non è uno one man show: si lavora come squadra, come team, per il momento la situazione è che abbiamo superato questo momento, ne abbiamo superati di peggiori e supereremo anche questo. Non mi disturba quello che si dice di me, ho giocato 25 anni tra le critiche e si continua ancora adesso. Gara decisiva per Fonseca? No, non ne abbiamo parlato".
Beppe Marotta:
"Devo dire che questo gruppo è cresciuto negli ultimi anni, sanno che oggi abbiamo tutto da perdere e quindi ci vorranno maggiori motivazioni, attenzioni, personalità. Siamo i favoriti e questo è entrato nella testa di tutti, da noi ai giocatori. È chiaro che i derby, come dicevo, hanno un sapore particolare. Si preparano con le stesse dinamiche di un tempo, i tifosi l'aspettano molto ed è normale avere più concentrazione. Non dobbiamo guardare la classifica".
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Çalhanoğlu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, L. Martínez
MILAN (4-4-2): Maignan; E. Royal, Gabbia, Tomori, Hernández; Pulisic, Fofana, Reijnders, Leão; Morata, Abraham