Calcio e Finanza
·08 de janeiro de 2025
Calcio e Finanza
·08 de janeiro de 2025
Il fondo Oaktree non si trovava a Riad in occasione della finale di Supercoppa italiana che ha visto protagonista l’Inter contro il Milan, almeno non con i suoi diretti rappresentanti nel CdA. Il mancato titolo non sposta comunque di un millimetro il progetto globale attorno al club nerazzurro.
La proprietà statunitense – racconta Il Giorno nella sua edizione odierna – guarda all’espansione commerciale su scala mondiale, ma non vuole dimenticare il rafforzamento del vivaio. Per questo motivo, a partire dalla prossima stagione prenderà definitivamente forma anche nella Milano nerazzurra il progetto dell’Under 23.
La seconda squadra è da un pallino del presidente Giuseppe Marotta, che spinse il progetto in prima persona già in epoca juventina. Già prima del viaggio in Arabia ci sono state riunioni ed approfondimenti, e la pratica continuerà ad essere approfondita nel post Riad. Se il referente dovrebbe essere Dario Baccin, l’attuale vice del direttore sportivo Piero Ausilio, si cerca comunque un modo per ovviare al deficit di strutture di proprietà del club.
La casa più probabile per la nuova creatura nerazzurra è lo stadio Breda di Sesto San Giovanni: sarebbe la possibile sede sia degli allenamenti sia delle partite. Al Breda – casa della Pro Sesto e, in questa stagione, dell’Alcione – ha giocato in passato l’Inter Women e gioca ancora la Primavera nerazzurra, motivo per cui anche l’Under 23 sarebbe di fatto “di casa”-
L’altra opzione è quella dello U-Power Stadium di Monza. Solo in un secondo tempo si passerà dalla teoria alla pratica, con la costruzione della rosa. Negli ultimi anni molti dei giovani cresciuti a Interello sono stati ceduti a titolo definitivo e, per questo, si è molto ristretto il bacino dei possibili prestiti. Contemporaneamente, si passerà alla definizione della guida tecnica, con un nome in pole: Christian Chivu, che ha già allenato la Primavera.