Inter, Tronchetti Provera: «Marotta è da anni il più bravo: lavoro straordinario nel costruire la squadra» | OneFootball

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·17 de março de 2025

Inter, Tronchetti Provera: «Marotta è da anni il più bravo: lavoro straordinario nel costruire la squadra»

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“Il bel calcio è parte del modo di essere di Inzaghi. Ha sempre cercato la qualità del gioco. Ha un bel bilanciamento con i giocatori nelle scelte, la squadra è unita. Se non ci fosse la regia di Inzaghi tutto questo sarebbe difficile da ottenere. Continua a far vedere un bel calcio facendo emergere le qualità dei giocatori. È un momento buono, non bisogna montarsi la testa, guardiamo al futuro sapendo che c’è un lungo cammino in tutte le competizioni in cui siamo”. Lo ha dichiarato il vice-presidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, intervenuto nella puntata 754 “La Politica nel pallone” su Radio Rai Gr Parlamento all’indomani della vittoria dell’Inter in casa dell’Atalanta.

“Marotta è da anni il più bravo, senza alcun dubbio. Fa delle scelte non prevedibili, vede cose che gli altri non vedono. È riuscito a creare una squadra con una panchina che in realtà non è una panchina, sono quasi tutti titolari. Ha fatto un lavoro straordinario nella costruzione della squadra”, ha proseguito. “Sarà importante anche nel ringiovanimento della rosa – ha aggiunto Tronchetti Provera – A centrocampo ne abbiamo uno ancora abbastanza giovane come Barella, che continua a migliorare. Abbiamo ancora un po’ di tempo, ma siamo in un buone mani con la coppia Inzaghi-Marotta, continueranno a fare bene per la squadra”.


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“Le parate di Radu sono state quasi una nemesi rapportate a quella partita contro il Bologna nel 2022, dove è succedere quello che non dovrebbe succedere per un portiere. È rimasto nel cuore degli interisti come un passaggio difficile da digerire. Poi ieri, ma già nella partita precedente, ha dimostrato di essere un grande portiere. Sembrava Julio Cesar, di fatto ha fatto lui il risultato del Venezia”.

“Thuram e Lautaro in alcune cose mi ricordano Eto’o e Milito, c’è quella sintonia. Eto’o era straordinario perché giocava anche in difesa, poi aveva delle sfumature nei cross e nei passaggi che vedeva solo lui. Poi Milito era sempre lì”.

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