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·09 de março de 2025

Juventus-Atalanta, spareggio per il terzo posto con uno sguardo rivolto verso l’alto

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La sfida tra Juventus e Atalanta, valida per la 28ª giornata di Serie A, non è soltanto un confronto diretto tra due squadre separate da tre punti in classifica. È un vero e proprio spareggio per il terzo posto, ma anche un’occasione per entrambe le formazioni di alimentare sogni più ambiziosi.

Juventus-Atalanta, spareggio per il terzo posto con uno sguardo rivolto verso l’alto

La Juventus, attualmente quarta, punta ad agganciare l’Atalanta in terza posizione, consolidando la propria candidatura per le zone nobili della classifica. Con la vetta distante sei lunghezze, Thiago Motta sa che un successo potrebbe riaccendere le speranze di rincorrere obiettivi ancora più prestigiosi.


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Dal canto suo, Gian Piero Gasperini arriva a Torino consapevole che un pareggio in trasferta non sarebbe un risultato deludente. L’Atalanta, ormai fuori dalle coppe europee e dalla Coppa Italia, può concentrare tutte le proprie energie sul campionato, proprio come Juventus e Napoli. Diversa la situazione dell’Inter, unica squadra delle prime posizioni impegnata su più fronti, tra Champions League e Coppa Italia. Questo contesto rende ancora più interessante la sfida dell’Allianz Stadium: per le inseguitrici, sognare non è solo un esercizio di fantasia.

La sfida tra maestro e allievo

La partita tra Juventus e Atalanta assume un significato particolare anche per il confronto tra gli allenatori. Thiago Motta, allievo di Gasperini ai tempi del Genoa, ha assimilato le idee del suo maestro, rielaborandole attraverso le esperienze vissute sotto la guida di altri tecnici di spessore. La sua tesi a Coverciano, infatti, era incentrata proprio sul confronto tra le metodologie di José Mourinho e quelle di Gasperini.

Il calcio dell’Atalanta è ormai studiato in tutto il mondo: marcature a uomo a tutto campo, pressing costante, verticalizzazioni rapide e combinazioni sulle fasce. Un sistema che spesso esalta le individualità dei giocatori, come nel caso di Teun Koopmeiners, diventato una pedina fondamentale per la Dea.

Le possibili chiavi tattiche della gara

Thiago Motta dovrebbe schierare la Juventus con il 4-2-3-1, mentre Gasperini sembra orientato a confermare il suo classico 3-4-1-2. Koopmeiners potrebbe agire sulla destra della trequarti, con McKennie al centro e Nico Gonzalez sulla sinistra, a supporto di Kolo Muani. Quest’ultimo sarà impegnato in un duello fisico con Hien, elemento chiave della retroguardia bergamasca.

Pasalic dovrebbe muoversi alle spalle della coppia d’attacco formata da Retegui e Lookman, cercando di mettere pressione su Locatelli. La mediana nerazzurra, composta da Ederson e De Roon, avrà il compito di limitare Thuram e McKennie. Bellanova e Zappacosta, sugli esterni, dovranno affrontare il pressing degli esterni bianconeri, creando un interessante gioco di marcature individuali.

Due aspetti tattici saranno determinanti: la capacità dell’Atalanta di reagire ai movimenti interni di Cambiaso e la gestione delle marcature su Koopmeiners, che potrebbero costringere Kolasinac a uscire dalla sua zona di competenza. La Juventus, dal canto suo, dovrà essere rapida nel verticalizzare per sfruttare gli spazi lasciati alle spalle della pressione atalantina.

Una sfida tra tattica e spettacolo

La gara si preannuncia come una vera partita a scacchi, con due allenatori che conoscono bene i punti di forza e le debolezze reciproche. Tuttavia, oltre alla strategia, ci si augura che ci sia spazio anche per le giocate individuali e i momenti di puro spettacolo.

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