Juventusnews24
·19 de dezembro de 2024
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La Juventus Under 16 allenata da mister Grauso continua il suo splendido periodo di forma, con la Reggiana è arrivata infatti la sesta vittoria consecutiva in campionato. Ciò che colpisce è non solo la facilità con cui i ragazzi classe 2009 vanno a segno, ma anche la capacità di mantenere spesso la porta inviolata. La Juventus Under 16, non a caso, si trova al primo posto in classifica nel gruppo A ed attualmente ha la seconda miglior difesa del campionato: appena 10 reti subite in 11 gare.
Il merito è chiaramente di tutta la squadra e dell’atteggiamento proposto ma una buona parte dei ringraziamenti va a Emanuele Giaretta, il portiere che difende i pali dei bianconeri. Il classe 2009, alto 190 centimetri, è già ben piazzato per l’età e con le sue uscite alte e parate fondamentali riesce spesso ad essere decisivo ai fini del risultato. Un’abilità importante che appartiene al giovanissimo estremo difensore è senza dubbio la forza di mantenere la concentrazione alta per tutta la durata della partita. Un aspetto più che altro mentale ma indispensabile per risultare pronto quando chiamato in causa.
Fra il Veneto e la Juve c’è sempre stato un forte legame, nella storia bianconera infatti sono transitati molti giocatori con origini venete. Dalle leggende Del Piero e Baggio, fino al più recente Mattia Perin, attuale portierone bianconero, nato e cresciuto a Latina ma per metà vicentino. Anche il giovanissimo Emanuele Giaretta, classe 2009, è nato in Veneto, dove è cresciuto calcisticamente. Il portiere della Juventus Under 16, infatti, ha fatto le prime parate nel Dueville, squadra in provincia di Vicenza, per poi passare nel settore giovanile del Cittadella. Due anni fa è arrivata la scelta di proseguire la sua carriera a Vinovo. Nel suo sangue scorre calcio: il nonno materno infatti, Luigi Muraro, anche lui portiere, vanta 29 presenze in Seria A conseguite con la maglia dell’Ascoli.
A livello di caratteristiche tecniche, Giaretta è un portiere molto reattivo fra i pali, in grado di distendersi rapidamente e sbarrare la strada agli attaccanti avversari. Un punto a suo favore è rappresentato dalle uscite, alte e basse, in cui raramente sbaglia il giusto tempismo, trasmettendo di conseguenza sicurezza a tutto il reparto. Con la palla tra i piedi se la cava anche piuttosto bene, una qualità tipica dei portieri moderni. Ciò gli permette di partecipare attivamente alla prima costruzione, dal basso. in questo ultimo aspetto può ancora migliorare molto, ma l’età è tutta dalla sua parte.