Calcio e Finanza
·18 de janeiro de 2025
Calcio e Finanza
·18 de janeiro de 2025
Massimiliano Allegri è pronto a rimettersi in gioco. L’ex allenatore della Juventus, fermo dalla fine della passata stagione, ha ritrovato le energie dopo i tre anni complicati vissuti a Torino, all’ombra dei problemi della Continassa (un lavoro sicuramente condizionato anche dall’indagine su plusvalenze e manovre stipendi, scattata alla fine del 2022).
Nei giorni scorsi si sono fatti vivi da Gedda, Arabia Saudita: secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, l’Al-Ahli, uno dei quattro club di proprietà del fondo PIF, avrebbe presentato ad Allegri un’offerta da almeno 50 milioni di euro per due stagioni (25 milioni di euro a stagione). La stessa cifra che la Federazione, ovviamente legata a doppio filo con la famiglia reale saudita, garantiva a Roberto Mancini per il ruolo di Ct, più del doppio rispetto ai 10 milioni che Pioli guadagna per guidare l’Al-Nassr di Ronaldo.
Nelle intenzioni dei dirigenti sauditi, un tecnico dal palmares dorato come Allegri sarebbe una pedina fondamentale per continuare a far crescere il prodotto calcistico nel Paese. Non è la prima volta che gli arabi bussano alla porta di Allegri. L’allenatore aspetta il ritorno del suo agente Branchini da Melbourne (è agli Australian Open) per dare una risposta definitiva.
La proposta faraonica lo sta certamente tentando, molto di più rispetto a quelle dei mesi scorsi di West Ham, Al-Shabab (club di Riyad meno ricco dei quattro targati PIF) e nazionale del Belgio. Allegri avrebbe dialogato, in modo più superficiale, anche con il patron del Tottenham, Levy. Il contratto con l’Al-Ahli, nel caso, partirebbe dall’estate.
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